Sardegna

Incendio in palazzo a Sassari

Momenti di paura ma nessun ferito. Fiamme partite all'8/o piano

Redazione Ansa

È una bombola di gpl difettosa la causa dell'incendio che questa mattina, poco prima di mezzogiorno, ha incenerito la cucina, il bagno e il terrazzino di un appartamento al settimo e penultimo piano di un condominio in viale Italia, a Sassari, proprio davanti all'ingresso del pronto soccorso del Santissima Annunziata.

Al momento in cui è scoppiato il rogo, nell'abitazione non c'era nessuno e non ci sono feriti nè intossicati. I vigili del fuoco, accorsi insieme agli agenti della polizia locale, le volanti della polizia, i carabinieri e i sanitari del 118, hanno portato fuori alcune bombole di gpl e per precauzione hanno evacuato l'intero palazzo.

Le fiamme hanno danneggiato anche il terrazzo del piano superiore, ma tutti gli appartamenti del condominio, escluso quello da cui sono partite le fiamme, sono stati dichiarati agibili e già nel primo pomeriggio tutti i residenti sono potuti rientrare nelle loro case.

PALAZZO DISTRUTTO DA INCENDIO AD ALGHERO, 8 INDAGATI - Otto persone sono finite sul registro degli indagati della Procura di Sassari per l'incendio che la notte del 19 luglio scorso ha devastato l'immobile tra via Vittorio Emanuele, via Botticelli, via Mazzini e via Barraccu. Tra questi Stefano Battistelli, rappresentante legale della Rica Gest, la società che gestiva il punto vendita di Risparmio Casa, il centro commerciale di prodotti per la casa e per la pulizia domestica da cui impianti era partito l'incendio.

Con lui ci sono Stefano Gaudisio, della stessa società, Stefano Pischedda, capo area responsabile dei punti vendita, Antonio Distinto e Ilaria Nieddu, vice responsabili di quel punto vendita, Alberto Iole, progettista dell'impianto di condizionamento del locale, Domenico Foderaro, legale rappresentante della ditta installatrice e Pierpaolo Demontis, rappresentante dalla ditta incaricata della manutenzione.

Sono accusati a vario titolo di incendio colposo: le perizie dei vigili del fuoco escludono alcun dolo, a determinare l'incendio è stato il cattivo funzionamento dell'impianto. Inoltre il legale nominato dal condominio, l'avvocato algherese Stefano Carboni, ha presentato al procuratore Gianni Caria la richiesta di incidente probatorio per assegnare una perizia tecnica.

Al momento la richiesta è al vaglio del gip. Intanto i rappresentanti delle diverse società assicurative interessate - Assicurazioni Generali, Cingotti e Company, Axa Assicurazioni e Arca - hanno ottenuto l'autorizzazione del magistrato per svolgere un sopralluogo nell'edificio insieme a un pool di periti e di esperti arrivati da oltre Tirreno. In ballo c'è una richiesta di risarcimento che potrebbe arrivare anche a 10milioni di euro.

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