Sardegna

Alcoa: atteso passaggio a Sider Alloys

100 milioni dagli svizzeri per rilancio smelter Portovesme

Redazione Ansa

Manca solo una firma per l'intesa che sancirà l'acquisizione dello stabilimento Alcoa di Portovesme da parte di Sider Alloys, una firma che andrebbe a suggellare la trattativa intavolata mesi fa da Governo e multinazionale svizzera grazie alla mediazione di Invitalia, l'agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa con la funzione di far da filtro tra la multinazionale americana dell'alluminio Alcoa e potenziali acquirenti. Un mese fa - durante un incontro con il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru a Cagliari - il Ceo di Sider Alloys Giuseppe Mannina aveva fatto sapere di essere in attesa di una valutazione tecnica più dettagliata sugli impianti e che, quando sarebbero stati pronti, avrebbero presentato una manifestazione d'interesse definitiva con piano industriale e finanziario. Gli svizzeri si sarebbero già fatti sentire e la somma stabilita per il rilancio dello stabilimento sardo di Alcoa ammonterebbe a cento di milioni di euro.
    Oggi si attende l'ufficialità dell'intesa, anche perché scade il termine concesso dal Governo alla multinazionale svizzera dell'alluminio per la negoziazione in esclusiva. E già domani, in mancanza di una firma, altre aziende, per esempio Glencore, potrebbero avanzare manifestazioni di interesse. Nel frattempo, a favore della ripresa produttiva gioca anche l'iter del disegno di legge europea 2017 approvato il 25 ottobre scorso in commissione Politiche Ue della Camera e prossimo ad entrare nell'Aula di Montecitorio il 6 novembre per ottenere il via libera finale. Il ddl contiene le norme sulle imprese energivore e sui risparmi in bolletta a favore degli altri consumatori elettrici.
   

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