Sardegna

Corruzione: Copparoni torna in libertà

Resta ancora ai domiciliari ex sindaco di Quartu Galantuomo

Redazione Ansa

Rimane agli arresti domiciliari l'allora presidente dell'Enas e già sindaco di Quartu Sant'Elena Davide Galantuomo, che per l'accusa intascò parte di una tangente per la realizzazione di un impianto di energia rinnovabile a Ottana, mentre la misura è stata revocata nei confronti dell'ex calciatore Renato Copparoni, ritenuto mediatore nell'affare.

Queste le decisioni del Tribunale del Riesame di Cagliari, che stamane ha notificato ai difensori Guido Manca Bitti e Riccardo Floris i provvedimenti: per le motivazioni bisognerà attendere 45 giorni. Nei giorni scorsi lo stesso Tribunale della Libertà aveva scarcerato Gianni Lolli e Luigi Betti, ai domiciliari a Modena e Forlì, imprenditori del consorzio che avrebbe pagato la mazzetta per il progetto e la successiva costruzione dell'impianto in centro Sardegna del valore di 9,5 miloni. La prima tranche di 90mila euro, su una tangente complessiva di 135mila euro,  sarebbe stata incassata da Galantuomo.

All'inizio della settimana anche il Gip Giuseppe Pintori aveva revocato l'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Salvatore Pinna, finito ai domiciliari nell'ambito della stessa inchiesta. I cinque erano stati iscritti nel registro degli indagati dai pm Emanuele Secci e Gaetano Porcu dopo l'invio degli atti da parte della Procura di Oristano, che sta indagando su una serie di appalti assegnati nell'Isola con il sospetto che siano stati 'pilotati' da pubblici amministratori per favorire imprese compiacenti. In questa inchiesta, ribattezzata Sindacopoli, è coinvolto anche Salvatore Pinna.

 

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