Sardegna

Accantonamenti, attese mosse Governo

Nuovo confronto a Roma su contributo Sardegna a finanza pubblica

Redazione Ansa

Quanto metterà sul piatto il Governo nella partita sugli accantonamenti che per la Regione Sardegna valgono oggi 684 milioni di euro? La risposta si conoscerà solo la prossima settimana: è stato infatti rinviato all'ultimo momento il secondo round del confronto a carte e numeri scoperti tra lo Stato e l'amministrazione regionale, che punta a dimezzare il proprio contributo alla finanza pubblica. L'appuntamento fissato per domani alle 10.30 al ministero degli Affari regionali per riprendere la trattativa è slittato: è stato il Governo a comunicarlo con una lettera inviata al presidente Francesco Pigliaru

La settimana scorsa, a Palazzo Chigi, il governatore e l'assessore del Bilancio Raffaele Paci avevano iniziato a parlare di cifre con i sottosegretari Maria Elena Boschi (presidenza Consiglio ministri), Pier Paolo Baretta (Mef) e Gianclaudio Bressa (Affari regionali): ora si attende il 'rilancio' dai palazzi romani. Sarà l'inizio di un negoziato sulle poste in bilancio che lo Stato trattiene all'Isola. Un contributo che secondo Pigliaru è "sproporzionato e non equo".

L'obiettivo è arrivare alla conclusione prima dell'approvazione definitiva della legge di stabilità nazionale in modo da ipotizzare un emendamento alla finanziaria dello Stato che definisca quanto delle risorse dei sardi potrà essere utilizzato per rimpinguare le casse del Paese. "Come tutte le intese - aveva sottolineato l'assessore Paci al termine dell'ultimo confronto - si cercherà di trovare una via mediana su quanto la Sardegna deve contribuire per i prossimi tre o cinque anni".
   

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