Sardegna

Trichinella: volpe infetta a Orgosolo

Izs: parassita pericolo per l'uomo, mangiamo carni controllate

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 16 OTT - Il parassita che causa la trichinellosi è sempre presente nelle campagne di Orgosolo e minaccia la salute pubblica. Lo attestano gli esami parassitologici effettuati su una volpe investita venerdì scorso, in località Locoe, e sottoposta ai controlli nei laboratori dell'Istituto zooprofilattico (Izs) di Nuoro. Esito positivo, il secondo in quattro mesi (l'ultimo risale all'11 luglio) sempre su volpi provenienti dalla stessa località ai confini fra Oliena e Nuoro.
    Un dato che preoccupa le autorità sanitarie locali, soprattutto per il pericolo che il parassita possa colpire gli essere umani in seguito al consumo di carni provenienti da allevamenti irregolari, al pascolo brado illegale per quanto riguarda i suini, e frutto di macellazioni clandestine, fuori dal controllo dei servizi veterinari. È dal 2005 che nell'agro di Orgosolo è presente la trichinella, soprattutto fra volpi e cinghiali, ma anche nei maiali domestici tenuti al pascolo brado.
    "Rinnoviamo l'appello a tutti i cittadini affinché consumino carni sottoposte a controllo e provenienti da allevamenti certificati. Le macellazioni clandestine di animali, di cui non si sa niente dal punto di vista sanitario, mettono a rischio la salute di tutti i familiari. La trichinellosi è una malattia grave, che può anche essere mortale per l'uomo che si infetta a seguito dell'alimentazione con carni, salsicce o prosciutti contaminati dal parassita, e tutto questo ci dovrebbe far riflettere seriamente sulla serietà del problema", lo ha detto il direttore generale dell'Izs, Alberto Laddomada, che ha ricordato l'importanza di segnalare all'Istituto o ai Servizi veterinari la presenza di animali morti, in particolare volpi e cinghiali, lungo le strade o in campagna.
    "In molti paesi del centro - ha precisato Laddomada - si avvicinano i mesi in cui le carni suine vengono trasformate in salumi. Stiamo attenti alle carni che ci portiamo a casa. Il mito secondo cui 'il maiale allevato dal compare o dall'amico è sempre più buono', non è vero. Affidiamoci sempre al controllo dei servizi veterinari locali". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it