Sardegna

Io non rischio, Cagliari ricorda alluvioni

Una mostra sugli ultimi disastri e giochi per imparare le regole

Redazione Ansa

Per terremoto e maremoto ci sono dei pannelli illustrativi, ma in Sardegna lo sforzo dei volontari della Protezione civile, in occasione della campagna nazionale Io non rischio, si è concentrata soprattutto sulle alluvioni: tanti i morti ed i danni in Gallura, Oristanese, Ogliastra e Campidano. A Cagliari, nella cittadella della prevenzione allestita da nove associazioni e una cinquantina di volontari nella parte pedonale del corso Vittorio Emanuele, l'impostazione è stata anche questa: ricordare il passato per non sbagliare nel futuro.

Una bella e 'tragica' esposizione dei disastri: da quello del 1889 a Quartu e Quartucciu con grandine, chicchi pesanti anche mezzo kg, 500 case distrutte e 25 morti. Sino al 2008, nubifragio di Capoterra con quattro morti. Si chiama "linea del tempo" ed è allestita per ricordare. Per pensare e non farsi trovare impreparati ci sono le istruzioni impartite dai volontari-comunicatori della Protezione civile.

"Con molta attenzione ai bambini - raccontano Ersilia Cossu, Psicologi per i popoli Sardegna, psicologi dell'emergenza e assistenza umanitaria e Luca Raffo, Vab (Vigilanza antincendi boschivi) - perché loro sono il futuro e sono capaci di sensibilizzare gli adulti". A disposizione dei più piccoli una specie di gioco dell'oca con un percorso per sfuggire ai pericoli di una casa che crolla o che viene inondata dall'acqua.

Le regole? Se se c'è l'allerta alluvione - spiegano gli esperti - vietato dormire nei piani seminterrati, e se è necessario spostarsi, prima di mettersi in auto è fondamentale valutare bene il percorso. Magari verificando che la scuola dei propri figli sia informata dell'allerta in corso. Un altro gioco si chiama Corri al tetto: anche in questo caso una serie di istruzioni per per capire in pochi secondi cosa fare quando l'emergenza fa paura. Ma ci sono, in forma schematica, anche le indicazioni per gli adulti. Al taglio del nastro di questa mattina, con il collo avvolto da una sciarpina gialla con la scritta Io non rischio, c'erano tra gli altri il sindaco di Quartu, Stefano Delunas, e Claudia Medda, in rappresentanza della giunta di Cagliari.

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