Sardegna

Truffa assicurazioni auto,processo per 17

Tribunale Lanusei, compagnie danneggiate costituite parti civili

Redazione Ansa

Devono rispondere di decine di incidenti fasulli denunciati per un raggiro che, secondo gli inquirenti, ammonterebbe almeno a 100mila euro. Si è aperto davanti al tribunale di Lanusei il processo per una truffa alle assicurazioni che vede imputate 17 persone, accusate a vario titolo di associazione a delinquere, frode assicurativa, falsa testimonianza e simulazione di reato.

Il tribunale collegiale - presidente Giampaolo Piana, a latere Nicole Serra e Fabio Rivellini - ha ammesso le prove presentate dal pm Nicola Giua Marassi e dai difensori, accogliendo la lista dei testi richiesta dalle parti e ha fissato la prima udienza, nella quale verranno sentiti i primi testimoni del pm, per il 20 dicembre prossimo.Secondo l'accusa a tirare le fila della truffa, smascherata dalla Gdf nell'agosto 2016, sarebbero stati Mario Pischedda, di 55 anni di Tortolì, sua moglie Carla Melis, di 42 di Cagliari e Salvatore Serra, di 46 di Tortolì che avrebbero inscenato 23 incidenti fasulli per incassare risarcimenti.
Coinvolte altre 14 persone che vivono fra Tortolì, Quartu Sant'Elena, Monserrato, Lotzorai, Santu Lussurgiu e Cagliari.

Secondo gli inquirenti Pischedda, finito ai domiciliari oltre un anno fa assieme alla moglie per bancarotta fraudolenta, si serviva di complici diversi di volta in volta con i quali inscenare gli incidenti. Venivano utilizzate auto di lusso, come Porsche, Bmw, Mercedes, Volkswagen e Jaguar. Il costo elevato dei ricambi faceva lievitare l'importo dei risarcimenti. Le compagnie assicurative truffate sono la Mondialpol, Grouporama e Unipol che si sono costituite parte civile con gli avvocati Pietro Serra, Siro Anedda e Massimo Argilò. Gli imputati invece sono assistiti dagli avvocati Marcello Caddori, Giorgio Murino, Marcello Caredda, Corrado Podda, Marco Contini, Anna Maria Sotgia, Giorgio Orrù, Saverio Mereu e Antonio Orrù.
   

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