Sardegna

Export: cresce 13% per piccole imprese

Movimento da 170 milioni di euro, bene agroalimentare e moda

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 11 OTT - All'estero piacciono i prodotti delle piccole imprese della Sardegna: +13,7% rispetto al 2016 ed esportazioni per 170milioni di euro. Bene agroalimentare (prodotti da forno e carni lavorate, verdura e frutta conservata, prodotti ittici) e tessile-moda (abbigliamento e scarpe, di mobili e materiale metallifero). A certificare i risultati è l'Osservatorio di Confartigianato Imprese Sardegna sull'export delle Mpi isolane nel primo semestre 2017, su fonte Istat, che esclude la raffinazione dei prodotti petroliferi.
    A livello provinciale capolista Cagliari con 83 milioni e +56,1% rispetto al primo semestre 2016. Segue Sassari con 38 mln, -0,6%, e Nuoro con 12 mln (-27%). "L'impegno dei nostri imprenditori - dice Stefano Mameli, segretario di Confartigianato Imprese Sardegna - e il costante supporto della Regione sull'internazionalizzazione per il miglioramento della qualità dei prodotti, e per l'apprendimento di nuove tecniche di vendita e di conoscenza dei mercati esteri, stanno dando i primi frutti".
    L'agroalimentare è il settore che vede una crescita costante da diversi anni, anche se con qualche fase altalenante, e tra le esportazioni ha un peso del 43,3%. All'interno di questo, in termini di crescita percentuale, sono da sottolineare i picchi di crescita di frutta e verdura conservati (+67.9%), degli oli (+53,7%) e delle carni lavorate (+31,5%). Crescita, minore ma costante, anche per i prodotti da forno (pane, pasta e dolci) con +14,6% e prodotti ittici (+20%). In netto calo i formaggi (-11,3%).
    Un posto di rilievo comincia a ritagliarselo anche il settore abbigliamento-tessile-calzaturiero, che racchiude la moda e quindi le produzioni artigiane sartoriali e gli accessori. Per tutte le imprese della Sardegna i principali Paesi partner rimangono sempre gli Stati Uniti in prima posizione e la Germania in seconda. Seguono Francia, Spagna, Svizzera, Cina, Canada, Giappone, Regno Unito e Olanda. (ANSA).
   

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