Sardegna

Rapine Cagliari-Sestu, gang inchiodata

Bloccati in capannone mentre si spartivano i soldi

Redazione Ansa

Sono stati inchiodati dalle riprese delle telecamere di videosorveglianza e dalla descrizione degli indumenti che indossavano, i quattro responsabili della rapina messa a segno a Sestu ai danni della sala slot "Le Petit casinò". In manette sono finiti Cristian Busonera, 45 anni di Monserrato, considerato il capo della banda, Carmelo,Grasso, di 46, di Catania, Fabio Barabino, 36, di Selargius e Bruno Atzeri, 44, di Soleminis.

Dopo il colpo alla sala slot gli investigatori della Squadra mobile di Cagliari hanno concentrato l'attenzione su alcuni personaggi noti per reati contro il patrimonio. Confrontando le riprese delle telecamere con le foto segnaletiche, sono emerse compatibilità con le fattezze fisiche di alcuni sospettati, tra questi Busonera. Gli agenti hanno poi individuato il possibile covo della gang, un capannone a Selargius intestato ad Atzeri.

È quindi scattato il blitz. Barabino ha tentato la fuga, ma è stato subito bloccato, come gli altri tre, sorpresi mentre si spartivano i 5mila euro di bottino del colpo nella sala slot. Recuperati anche alcuni indumenti indossati durante la rapina.

Non ci sono elementi stringenti per stabilire con certezza che la banda sia responsabile anche dell'assalto all'azienda-negozio di materiale elettrico Elcom di viale Elmas, a Cagliari, messo a segno poche ore prima del colpo di Sestu.

Ma gli investigatori nutrono forti sospetti sia per il modus operandi che per la sequenza delle rapine, molto ravvicinate l'una all'altra e in un raggio di pochi chilometri. C'è poi un altro elemento che potrebbe unire i due colpi: l'auto usata per la rapina in viale Elmas è stata abbandonata e trovata bruciata a Pirri. E sempre a Pirri era stato rubato il furgone utilizzato per il colpo a Sestu.
   

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