Sardegna

Ospedali,Ogliastra e Rete Sanità premono

Sindaci e cittadini in presidio sotto Consiglio regionale

Redazione Ansa

L'Ogliastra, con una decina di sindaci del territorio, e la Rete Sanità pubblica in piazza a Cagliari, sotto il Consiglio regionale, per fare pressing sull'assemblea impegnata nella discussione della riforma della rete ospedaliera. Le motivazioni sono diverse ma la battaglia è unica: cercare di modificare il riordino così come è stato disegnato dalla Giunta. L'Ogliastra difende l'ospedale di Lanusei, chiedendo che nel territorio sia pienamente istituito un Dea di primo livello, come prevede un emendamento presentato da Franco Sabatini (Pd).

A supporto di questa richiesta c'è un'azione forte: lo sciopero della fame iniziato ormai da otto giorni da Giorgina Secci, la presidente dell'associazione volontari di Urzulei. La Rete Sanità pubblica, invece, boccia l'intero documento e sollecita ancora una volta i consiglieri regionali a non votare la riforma e uscire dall'Aula. Attualmente, secondo quanto fissato nella tabella 6.2, che definisce l'articolazione della rete ospedaliera nelle otto aree omogenee coincidenti con le vecchie ex province, ci sono ospedali di primo livello in tutti i territori tranne che in Ogliastra, dove la struttura è un nodo della rete solo con funzioni di primo livello.

"E' da due anni che combattiamo per cercare di cambiare il contenuto sull'ospedale di Lanusei - spiega all'ANSA il sindaco Davide Burchi, che guida la protesta - Siamo all'ultima curva e oggi siamo qui a Cagliari per monitorare il lavoro del Consiglio: l'ospedale di Lanusei deve uscire dalla riforma rinforzato e con un livello di servizi che sia strutturato per dare risposte di lungo periodo ai cittadini ogliastrini". "La paura - dice il sindaco di Cardedu, Matteo Piras - è quella di un declassamento dell'intera compagine ospedaliera e quindi che vengano a mancare servizi di base a tutti gli utenti. Con il riconoscimento del primo livello vengono, invece, riconosciuti determinati servizi".

"Stiamo già assaporando la riforma e ci stiamo accorgendo che non si sta programmando - sottolinea la sindaca di Elini Rosalba Deiana - esigiamo il primo livello per la conformazione geografica dell'Ogliastra. Siamo uniti per Lanusei ma anche per difendere le altre strutture nelle altre aree disagiate". "Oggi emerge che l'imput che Roma ha dato alla Giunta e al Consiglio è che questo piano di riordino deve assolutamente passare - attacca Claudia Zuncheddu di Sardigna Libera, portavoce della Rete Sanità pubblica - assisteremo però a una simulazione di emendamenti che sono talvolta peggiorativi o utili solo a privilegiare alcuni territori a discapito di altri".

ALGHERO-OZIERI PRESIDIO DI PRIMO LIVELLO DA 2018 - Via libera al quinto capitolo del testo di riordino della rete ospedaliera, quello che riguarda la "Rimodulazione dei presidi ospedalieri rispetto ai territori di riferimento". Il Consiglio l'ha approvato con 27 voti favorevoli e 23 contrari. Tra i No quelli dei due consiglieri della coalizione di centrosinistra che sostiene Francesco Pigliaru, Anna Maria Busia e Francesco Agus del Campo Progressista.

Nella discussione dell'articolato è passato un emendamento importante presentato da Gigi Ruggeri (Pd) e firmato dai consiglieri del Partito dei sardi. La proposta prevede per l'area Alghero-Ozieri, "caratterizzata da una considerevole affluenza turistica nel periodo estivo", il riconoscimento del presidio di primo livello.

SI TORNA IN AULA MERCOLEDI' - La riforma della rete ospedaliera ritorna in Aula oggi, alle 15.30, con l'esame del capitolo cuore della riforma, il sesto, "Modello di riferimento e obiettivi del riordino", con la tabella sull'articolazione per area omogenea e Dea di riferimento. Sarà un banco di prova duro per la maggioranza che già oggi ha approvato il capitolo cinque con soli quattro voti di scarto. Hanno votato contro i due consiglieri del Campo Progressista Anna Maria Busia e Francesco Agus.

"Il nostro voto contrario allo schema di rimodulazione dei presidi ospedalieri contenuto nel capitolo 5 del documento di riordino della rete ospedaliera è legato - hanno spiegato - a un errore a monte che riteniamo dover sottolineare: quello di chi pensa sia possibile intervenire sulla rete degli ospedali sardi, sulle loro specialità e sui loro numeri senza aver agito prima sulla rete territoriale e sull'avvio del sistema dell'emergenza-urgenza".

La tensione in Aula sarà palpabile, anche perché sarà discusso l'emendamento di Franco Sabatini (Pd) che prevede il riconoscimento del primo livello per l'ospedale di Lanusei. L'approvazione di tutta la legge è propedeutica all'operatività degli atti aziendali delle aziende sanitarie e ospedaliere a cui la Giunta ha dato parere di conformità. Oggi alle 11 si riunisce anche la commissione Sanità per esaminare gli ultimi emendamenti rimasti.

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