Sardegna

Poesia, festival Pozzani a Cagliari

I versi incontrano le altri arti. Tra gli ospiti Serge Pey

Redazione Ansa

Versi, ritme jazzate, canti elettroneolitici, reading-concerto. La poesia contemporanea incontra le altre arti in un intenso weekend in Sardegna, il 13 e 14 ottobre. Approda a Cagliari da Genova, al Teatro Civico di Castello, il Festival internazionale "Parole Spalancate". La cifra della manifestazione è la performance di poesia, testi poetici proposti in un dialogo con sonorità, immagini, gesto, movimento. Sono oltre 20 gli appuntamenti della rassegna che, diretta dal poeta genovese Claudio Pozzani da 22 anni, fa ora tappa nel capoluogo sardo per iniziativa del Circolo dei Viaggiatori nel Tempo, il sostegno del Comune e la collaborazione con il Grimorio delle Arti.

"L'obbiettivo è far diventare Cagliari un appuntamento fisso", spiega Pozzani. Tra gli ospiti Serge Pey, artefice di performance dal forte impatto scenico in un intreccio tra arti visive, plastiche e sonore. Assieme a Chiara Mulas darà vita a "Canti elettroneolitici - poesie allucinatorie dell'erba sardonica". La poesia incontra poi la musica in "Concert undue": il poeta Alberto Masala e il musicista Marco Colonna sono i protagonisti di un confronto tra la parola poetica declinata in canto e le infinite potenzialità offerte dal clarinetto basso.

Musica e parole anche con il duo Savina Dolores Massa e il pianista Gianfranco Fedele. Incursioni jazzate con le "ritme" di Viviana Maxia dette dall'attore Gaetano Marino. Parole Spalancate propone anche le voci in solo di Claudio Pozzani, Roberto Mussapi, Mauro Macario, Gavino Angius, Alberto Lecca, Valentina Neri, Alessandra Nateri San Giovanni, Giuseppe Boy, Alessandra Fanti e Luca Bassi Andreasi.

Il festival rende omaggio a Giulio Angioni, poeta, antropologo, scrittore e intellettuale sardo scomparso a gennaio e al poeta e traduttore Marc Porcu, scomparso a giugno. Parole Spalancate volge poi lo sguardo al di là dell'oceano per un tributo a Jeff Buckley, in occasione del ventennale della morte: il cantante e chitarrista livornese Alessio Franchini, interprete buckleyano d'eccezione, ripercorre i momenti significativi della carriera del cantautore americano.
   
   

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