Sardegna

Sfigurata da marito si difende da accuse

Indagata per omicidio dell'ex, "uniche verità le mie cicatrici"

Redazione Ansa

''La famiglia del mio ex marito è riuscita dopo sei anni a far riaprire il caso e si è venuto a sapere perché il loro avvocato ha divulgato la notizia. Ma a me non è arrivata ancora nessuna comunicazione ufficiale, l'ho saputo dai giornali. Naturalmente porterò le prove in mio favore''. Così Valentina Pitzalis ha commentato, oggi al Lido di Venezia, la notizia della riapertura del caso sulla morte del suo ex marito, Manuel Piredda, muratore di 27 anni di Gonnesa, che ora la vede indagata per omicidio. Ne ha parlato brevemente durante la presentazione nello spazio della Regione Veneto del docu-film contro il femminicidio, 'Futuro è donna', scritto da Francesca Carollo, con la regia di Jo Squillo. ''Alla conferenza stampa erano presenti anche che Laura Roveri, la donna che ha subito 16 coltellate dal suo ex, e due onorevoli Mariano Rabino e Gabriella Giammanco, ''che hanno detto - riporta l'ufficio stampa del documentario, Gianni Muciaccia - di voler fare un'interpellanza al Ministro della Giustizia Orlando perché faccia un'indagine seria su quanto sta succedendo''.

Avvocato, su Manuel mai un verdetto - Nessuna sentenza ha condannato Manuel Piredda per aver sfigurato col fuoco la sua ex moglie. Non solo: la Procura di Cagliari ha riaperto il caso non sulla base di un generico esposto ma su una denuncia ben circostanziata e frutto di approfondite indagini difensive. Così l'avvocato della famiglia Piredda, Gianfranco Sollai, all'indomani delle dichiarazioni di Valentina Pitzalis sulla sua iscrizione nel registro degli indagati per l'omicidio dell'ex coniuge. La donna si era miracolosamente salvata dalle fiamme, rimanendo però gravemente ustionata e sfigurata.

"L' iscrizione del procedimento penale a carico di Manuel Piredda, deceduto nell'incendio, nel registro notizie di reato è conseguita alla dichiarazione accusatoria di Valentina Pitzalis - precisa l'avvocato - e previa richiesta di archiviazione da parte del Pm per morte del reo, archiviata dal Gip per il medesimo motivo con un decreto, provvedimento questo che viene emesso come previsto dalla legge in assenza di contraddittorio. Non si tratta di sentenza, provvedimento questo che viene emesso dal giudice investito di un processo che per legge si svolge in contraddittorio delle parti". Il legale, che con la sua denuncia ha fatto riaprire il caso dell'incendio che sei anni fa era costato la vita al 27enne muratore di Bacu Abus, nel Sulcis, sfigurando l'ex moglie, torna anche sulla decisione di chiedere la riapertura delle indagini. "Il 14 ottobre 2016, su esplicito incarico dei genitori di Manuel Piredda, ho presentato una denuncia e non un esposto, successivamente allorquando in seguito ad indagini difensive - effettuate unitamente alla dottoressa Elisabetta Sionis, criminologa clinica, specialista in chirurgia plastica - acquisivo elementi rilevanti per il caso in questione li ho immediatamente sottoposti alla attenzione della Procura".

Sulla decisione della parlamentare di Fi, Graziella Giammanco, di presentare un'interrogazione al Ministro Orlando, l'avvocato Sollai ha ribadito che l'attività dell'intero collegio difensivo, consulenti compresi, è sempre stata animata "dal desiderio di accertare la verità di un fatto penalmente rilevante, tuttora rimasto nell'ombra. Finalità questa che anche la Procura della Repubblica evidentemente intende perseguire, in quanto ligia alle sue funzioni istituzionali, nell'interesse di tutti i cittadini e nel rispetto dei principi di Giustizia e Civiltà espressi dalle norme dell'ordinamento".

Leggi l'articolo completo su ANSA.it