Sardegna

Cinese uccisa in Sardegna: un arresto

Indagini dei carabinieri su tracce di sangue trovate a Budoni

Redazione Ansa

Omicidio e rapina sono le contestazioni a carico di Simone Delussu, di 19 anni, ritenuto responsabile dell'assassinio di Lu Xian Cha, la commerciante cinese, di 37, finita con varie coltellate nell'aprile scorso nel suo negozio di Budoni, sulla costa orientale della Sardegna.

Il 19enne, di origini sarde, ma residente a Camerino (Macerata), è stato arrestato questa mattina dai carabinieri della Compagnia della città che hanno proceduto assieme ai colleghi della Compagnia di Siniscola. A incastrare il giovane, che in quel periodo si trovava a Budoni da una zia, è stato il Dna ricavato dalle tracce ematiche trovate sul luogo del delitto, ma anche le testimonianze e le immagini delle telecamere posizionate lungo tutto il paese acquisite dagli inquirenti. Lo hanno spiegato, in una conferenza stampa a Nuoro, il dirigente del comando provinciale Saverio Ceglie, il cap. della Compagnia di Siniscola, Andrea Leacche, e il dirigente del Reparto operativo di Siniscola, Sergio Pagliettini.

I militari hanno monitorato per alcuni giorni il giovane, quindi hanno organizzato un finto appuntamento nel Comune di Valfornace, distante pochi chilometri da Camerino, dove è stato arrestato. Dopo l'omicidio, infatti, Delussu si era trasferito a Camerino per lavorare nell'ovile dello zio. La commerciante cinese era stata uccisa la sera del 10 aprile poco prima di fare rientro nella casa a Posada dove viveva con i suoi due bambini ed il marito, anch'egli commerciante.

L'ipotesi che ha convinto maggiormente gli inquirenti, coordinati dal procuratore di Nuoro Andrea Garau, è quella della rapina poi sfociata nel sangue: le tracce di sangue, il coltello lasciato sulla scena del crimine, il registratore di cassa fuori posto e molti altri piccoli indizi hanno ricondotto a una rapina sfuggita di mano. Prezioso l'apporto di alcuni testimoni che hanno dato un identikit dell'assassino e hanno descritto i vestiti che aveva addosso e fondamentale è stato il lavoro svolto dal Ris di Cagliari per trovare il profilo del Dna dell'assassino.

L'operazione, oltre all'arresto di Delussu, ha visto l'esecuzione di altre sei perquisizioni domiciliari nei confronti di parenti e conoscenti del giovane. Dopo l'omicidio le comunità di Budoni e Posada avevano dato vita a una fiaccolata di solidarietà per la famiglia cinese.

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