Sardegna

Frau, in Sardegna il centro del mondo

Presentata a Sorgono l'ultima opera dello scrittore-giornalista

Redazione Ansa

Quarantesimo parallelo, lo stesso di Pechino, della via della seta, del Caucaso di Prometeo, di Samarcanda, dell'Athos in Grecia. Equidistante dalle coste occidentali del continente americano e da quelle orientali dell'Asia: 11.367 chilometri da una parte, 11.341,9 dall'altra.

Non sembra un caso che lì ci siano 200 menhir, più di Stonehenge, ed un rosone, il più grande della Sardegna, quello della chiesa di San Mauro, che guarda verso di loro. Il luogo si chiama Sorgono, in Sardegna. Ed è, o può essere, il centro del centro del Mondo. Lo dice Sergio Frau, lo scrittore giornalista che nel suo precedente volume aveva spostato le colonne d'Ercole un po' più a est, nello stretto di Sicilia. Con una possibile conseguenza: non è che la Sardegna è la sommersa Atlantide, la grande e mitica civiltà sparita nel nulla nel mare.

Ora il volume "Omphalos, il primo centro del mondo" aggiunge elementi, ricerche e misure a quella ipotesi che rimane - questa l'intenzione dell'autore - sempre una proposta ma poggiata su misurazioni e ora anche sulle foto dei droni. Un punto di vista sorretto e giustificato punto per punto. Che suona come un invito a provare a cambiare prospettiva sulla storia dell'Occidente, ma anche del mondo.

L'autore ha presentato la sua fatica di 1.152 pagine proprio a Sorgono, centro di 1700 abitanti del Mandrolisai in provincia di Nuoro. Storia e mito che si cercano e si rincorrono. Prometeo nel Caucaso, nell'alba dell'occidente, e il fratello Atlante dov'è? I testi antichi dicono che è sempre in quel benedetto 40/o parallelo ma più a ovest, e precisano che è al centro del mondo. Ma dove? "La Sardegna - precisa Frau - regge molto bene la parte".

La copertina del libro è chiara: due circonferenze uguali, e un punto di intersezione che cade proprio lì, in Sardegna. Una terra antica, l'isola, che a un certo punto della sua storia vede fiorire una grande civiltà, quella nuragica, che poi scompare, forse - questa la tesi già avanzata nel precedente libro - inondata dall'acqua. Una Pompei in mezzo al mare. Atlantide? Frau non la nomina ma mette a disposizione tutto quello che ha raccolto e che ha misurato. Come dire: provatemi che non è vero.

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