Sardegna

Sanità: via libera a rete ospedaliera

Dopo approvazione definitiva, testo approderà in Aula

Redazione Ansa

La commissione Sanità ha dato oggi il via libera al testo di riorganizzazione della rete ospedaliera.

Dopo il via libera del Cal, il testo ritornerà in commissione per l'approvazione definitiva, prima di approdare in Consiglio regionale. "Si tratta di una riforma storica perché è dal 1985 che non si approva una rete sanitaria - ha detto il presidente del parlamentino, Raimondo Perra - la norma nazionale avrebbe cancellato i piccoli ospedali che, invece, vengono mantenuti in piedi e rafforzati: avranno un Pronto soccorso, 20 posti di Medicina e una Chirurgia elettiva a bassa intensità".

Per il capogruppo del Pd Pietro Cocco, quello raggiunto oggi "è un buon risultato frutto del lavoro collegiale di maggioranza e opposizione, non si chiude nessun ospedale ma si tiene conto delle esigenze di tutti i territori e delle peculiarità dell'Isola, pur nel rispetto del dettato nazionale, tutto ciò senza creare cittadini di serie A e di serie B".

SODDISFATTI PIGLIARU E ARRU.  "L'approvazione della riforma della rete ospedaliera in Commissione Sanità del Consiglio regionale è un ulteriore e importante passo nel processo di cambiamento che Giunta e maggioranza stanno portando avanti. Ora auspichiamo per metà settembre l'approvazione da parte del Consiglio regionale". Così il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, in merito al via libera di oggi da parte dell'organismo presieduto da Raimondo Perra (Psi).

Soddisfazione è stata espressa anche dall'assessore della Sanità, Luigi Arru: "dalla Commissione Salute esce un testo fedele all'impostazione data dalla Giunta e, al contempo, con qualche modifica migliorativa. Dando seguito alle richieste dei territori, salvaguardiamo ulteriormente gli ospedali dei piccoli centri e riconosciamo le specificità delle Isole e delle zone di montagna - aggiunge - L'approvazione da parte del Consiglio regionale consegnerà ai Sardi una riorganizzazione della Rete che ci manca da trent'anni".

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