Sardegna

Un caso di febbre del Nilo in Sardegna

Colpita una donna ora ricoverata, è stata male il 25 luglio

Redazione Ansa

Un caso di West Nile Disease (febbre del Nilo occidentale) è stato diagnosticato in Sardegna. La persona colpita è una donna dell'oristanese, ora ricoverata in rianimazione all'ospedale Santissima Trinità di Cagliari e sottoposta a terapia con immunodepressori per problemi neuroinvasivi. La donna si è sentita male martedì, poi è arrivata la conferma della positività al virus. Si è già riunita l'Unità di crisi, convocata nella sede dell'assessorato della Sanità che ha individuato le azioni di rafforzamento delle misure di contrasto e prevenzione, decise sulla base di norme già esistenti.

Si tratta del primo caso di febbre del Nilo registrato in Sardegna dopo sei anni: la malattia è virale ed endemica nell'Isola, non è contagiosa ed è trasmessa all'uomo attraverso la puntura di zanzara che abbia, a sua volta, punto un uccello infetto. Nella maggior parte dei casi, le persone infette non manifestano alcuna sintomatologia, mentre una piccola percentuale dei soggetti infetti presenta sintomi aspecifici quali febbre, cefalea, dolori muscolari, reattività linfonodale e rash cutanei (West Nile Fever), con decorso generalmente favorevole e guarigione in pochi giorni.

In una minima percentuale di individui (meno dell'1%), in particolare in persone anziane e in soggetti immunodepressi, il virus può provocare gravi forme neurologiche (encefalite, meningite) che possono avere talvolta decorso fatale. Tuttavia, i soggetti infetti - anche se in forma asintomatica - possono comunque trasmettere l'infezione tramite la donazione e la trasfusione di sangue. Al momento, non esiste un vaccino per l'uomo, mentre è disponibile un vaccino per la protezione dei cavalli.

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