Sardegna

Stretta su botti e movida a Oristano

Nuove regole per sindaci, nel mirino anche decibel e tavolini

Redazione Ansa

Per fuochi d'artificio, movida notturna, sagre e feste patronali in provincia di Oristano niente sarà più come prima. "Dal 5 luglio le regole sono cambiate", ha ricordato il questore Giovanni Aliquò in una conferenza stampa per annunciare la notifica a tutti i sindaci della direttiva in materia di sicurezza emanata dal ministero dell'Interno. I primi effetti si iniziano già a vedere.

Le feste patronali di Sant'Anna a Riola Sardo e di San Giacomo a Nuraxinieddu si sono svolte senza i tradizionali fuochi d'artificio e lo stesso potrebbe accadere nei prossimi giorni in tanti altri paesi dell'Oristanese. Per gli spettacoli pirotecnici sono aumentate le distanze di sicurezza (da 100 a 150 metri) e vengono effettuati controlli sulla certificazione dei botti e sul livello sonoro (da 80 a 120 decibel).

Giro di vite anche per la movida notturna. Nel mirino della Questura, sollecitata da una lunga serie di segnalazioni dei cittadini, sono già finiti Oristano, Cabras, Santa Giusta e Abbasanta. I sindaci di questi centri hanno ricevuto dalla Questura una precisa richiesta a intervenire con i loro poteri per far rispettare, in particolare, le norme in materia di inquinamento sonoro e di vendita di bevande alcoliche, con l'invito a emanare specifiche ordinanze.

A Oristano, il neo sindaco Andrea Lutzu dovrà preoccuparsi anche di verificare, e se necessario rivedere, le autorizzazioni per la sistemazione di tavolini e sedie sul suolo pubblico, che attualmente in diverse strade renderebbero difficoltoso il transito non solo dei mezzi di soccorso ma anche degli stessi pedoni.
   

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