Sardegna

Migranti: bomba in centro accoglienza

Dorgali, nella struttura dormivano 64 stranieri e due operatori

Redazione Ansa

Attentato dinamitardo nella notte contro un centro di prima accoglienza a Dorgali (Nuoro) dove dormivano 64 ospiti stranieri e due operatori della Cooperativa "The Others" che gestisce la struttura. Un ordigno è stato fatto esplodere intorno alle 2.30 di fronte a una porta laterale del centro, in località "Su babbu Mannu". Due nigeriani di 23 anni hanno subìto lievi contusioni alle gambe, provocate mentre scendevano dai letti.

L'esplosione ha divelto completamente la porta e provocato ingenti danni a un'ala della struttura. Sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Siniscola e della stazione di Dorgali che hanno avviato le indagini, rese difficili dal fatto che la struttura non ha impianto di videosorveglianza.

ORDIGNO POTEVA UCCIDERE - Poteva uccidere l'ordigno fatto esplodere nella notte davanti alla porta laterale del centro di accoglienza per migranti gestito dalla cooperativa The Others a Dorgali. L'onda d'urto, secondo quanto accertato dagli investigatori, è stata forte e avrebbe potuto investire i migranti che dormivano a pochi metri dalla porta laterale. L'ordigno, secondo i rilievi effettuati dagli artificieri, era stato costruito artigianalmente con una buona quantità di esplosivo da cava. Da quanto si apprende, non si erano mai registrati problemi al centro migranti o tensione con la popolazione locale

SINDACA, I RAGAZZI SI ERANO BEN INTEGRATI - "Sono sconcertata per il vile atto contro il centro di accoglienza. Una notizia per me totalmente inaspettata, anche perché il paese ha reagito benissimo all'arrivo dei ragazzi e si è prodigato in varie attività di inclusione".

Così all'ANSA la sindaca di Dorgali (Nuoro), Maria Itria Fancello, commenta l'ordigno fatto esplodere durante la notte davanti alla porta laterale del centro di accoglienza per migranti gestito dalla Cooperativa The Others. "Ho già sentito la responsabile che gestisce la struttura - racconta la prima cittadina - appena possibile andrò a trovare i ragazzi per portare loro parole di conforto e di condanna da parte dell'amministrazione comunale e di tutto il paese.

Ripeto: non riesco a capire come sia potuto succedere. Attraverso diverse associazioni culturali abbiamo messo in piedi varie attività di inclusione: i migranti hanno partecipato alle giornate ecologiche, alcuni si sono inseriti in una compagnia teatrale, altri partecipano ai corsi di italiano e molti giocano a calcio. Questo episodio è un fulmine a ciel sereno".

Per questo pomeriggio è stato convocato il Consiglio comunale con all'ordine del giorno, tra gli altri punti, il "vile atto" di stanotte al centro per migranti. "Il Consiglio per oggi era già previsto, ma come è giusto che sia - spiega la sindaca - discuteremo di questo episodio e scriveremo un comunicato di condanna per quanto successo, che invieremo anche al Prefetto. Spero che le indagini dei Carabinieri portino a individuare i responsabili per assicurarli al più presto alla giustizia".

LA PARROCCHIA REAGISCE - Il parroco di Santa Caterina D'Alessandria, don Michele Casula, reagisce all'attentato contro il centro di accoglienza di Dorgali. Lo fa attraverso una foto postata sul profilo Facebook della parrocchia, che ritrae i giovani migranti ospiti di "Su Babbu Mannu" insieme al parroco.

E affidandosi alla forza delle parole di Charles de Foucauld, il religioso francese proclamato beato il 13 novembre 2005 da papa Benedetto XVI: "Se tu credi che ciò che riunisce gli uomini è più importante di ciò che li divide, Se per te lo straniero che incontri è un fratello, Se tu dividi il tuo pane e sai aggiungere ad esso un pezzo del tuo cuore, allora…La pace verrà".

"Forse per tutti noi questo fatto - scrive don Michele - è una occasione per donare agli altri parole 'buone' e mettere da parte sentimenti e parole che certamente non aiutano a crescere… ma specialmente non aiutano i più giovani: facciamo un piccolo sforzo e lavoriamo per questo!". Poi un invito ai cittadini di Dorgali: "Questa sera alle 20 ci ritroveremo davanti al centro di Su Babbu Mannu per esprimere la nostra vicinanza...si può portare un segno di affetto per questi ragazzi. Ciascuno si muova liberamente".

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