Sardegna

Cciaa Cagliari-Oristano, "accorpiamoci"

Contestata la linea di Nuoro che chiede l'autonomia

Redazione Ansa

"Le camere di Commercio di Cagliari e Oristano hanno deliberato di procedere all'accorpamento e non permetteremo a nessuno di calpestare le volontà espresse dei consigli camerali all'unanimità. Ci sono motivi di affinità, di storia, di cultura e di tradizioni tali che non può che essere questa la strada indicata. Ripeto sembra abbastanza anomalo e incongruo che interessi esterni alle Camere di commercio si occupino di questi fatti".

Così il presidente dell'ente di Cagliari, Maurizio de Pascale, sull'accorpamento delle due Camere, previsto dalla normativa sulla razionalizzazione degli enti in tutta Italia, che passeranno da 105 a 60. De Pascale e il suo collega della Cciaa di Oristano Ferdinando Faedda, hanno inviato una lettera al ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda per ribadire la volontà di unirsi in un unico ente.

Nel testo "esprimono fortissima preoccupazione che altri interessi, esterni alle nostre due Camere, forse attenti solo a proprie specifiche realtà piuttosto che alla razionalizzazione complessiva e all'ammodernamento del sistema camerale e ad una naturale nuova definizione dei territori di competenza, possano determinare scelte diverse da quelle da noi deliberate".

Il riferimento è alla Camera di commercio di Nuoro, che dovrebbe essere accorpata con quella di Sassari, ma che rivendica l'autonomia. Un cambio degli accorpamenti, secondo i presidenti di Cagliari e Oristano, porterebbe a scenari diversi e non rispetterebbe quanto già deliberato.
   

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