Sardegna

Violenza donne:35 borse lavoro a vittime

Sos Donna Ceteris, nostri telefoni squillano a tutte le ore

Redazione Ansa

 Il telefono del centro antiviolenza dell'associazione Donna Ceteris in questi giorni sta squillando a tutte le ore. L'allarme è stato lanciato dalla direttrice Silvana Maniscalco. "Situazioni pesanti - ha detto presentando questa mattina al Comune di Cagliari un progetto, "Riconoscere se, identità, empowerment, equità", contro le aggressioni - sintomatiche del fatto che siamo sempre in emergenza". Le donne che si sono rivolte ai centri di Cagliari nel 2016 sono state oltre 270. Una via di uscita per riprendere in mano la propria vita: è questo il senso dell'iniziativa che prevede 35 borse di lavoro (20 a Cagliari, 15 a Sinnai, Maracalagonis e Burcei) ottenute con un finanziamento di circa 180mila euro. "Si comincia con la formazione - ha detto Maniscalco - ma poi la terza fase prevede l'inserimento in azienda: ho avuto rassicurazioni che questo percorso sarà incoraggiato e facilitato".
    Gli interventi di Donna Ceteris a Cagliari e Quartu l'anno scorso sono stati quasi 1.400 suddivisi tra accoglienza, supporto psicologico, legale, sociale e anti-stalking. La quasi totalità delle persone che si sono rivolte al centro nel 2016 sono donne che rientrano nella fascia d'età tra i 31 e i 50 anni. Non da sottovalutare - avverte Donna Ceteris - la percentuale di giovani che si sono rivolte al centro. Buona parte delle donne ha il diploma e alcune hanno una laurea di secondo livello. Spesso si tratta di disoccupate. La tipologia di violenza subita non è mai una sola: le percentuali della violenza fisica e di quella psicologica sono simili. Spesso le aggressioni si estendono ai figli delle vittime.

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