Sardegna

Dalla ex con un machete, arrestato

Appello questore Cagliari, denuncia unico modo per stop violenza

Redazione Ansa

L'allarme è arrivato in piena notte: al 113 una donna chiede aiuto perché l'ex compagno è sotto la sua abitazione. E non sembra animato da intenzioni pacifiche. Una preoccupazione giustificata: quando gli agenti della Volante arrivano sul posto, in zona Sant'Avendrace, l'uomo è ancora lì, fermo davanti al cofano della propria autovettura, con il portellone sollevato.

Bloccato e controllato, è stato trovato in possesso di un machete di fattura artigianale, con lama appuntita, poggiato all'altezza della serratura del bagagliaio, quindi a portata di mano. Mentre all'interno del cofano sono stati rinvenuti un coltello da cucina e un martello.

La vittima, raggiunta da un altro equipaggio, ha raccontato ai poliziotti che l'uomo, in coincidenza con la fine della loro relazione, un anno fa, aveva iniziato ad assumere atteggiamenti persecutori nei suoi confronti, con telefonate e messaggi a ogni ora del giorno e della notte e appostamenti sotto casa. La donna, che nei giorni scorsi aveva presentato denuncia, intorno alle 20.40 di ieri stava tornando da una serata in pizzeria con amici. Improvvisamente ha notato la presenza del suo ex. Che, dopo averla avvicinata e insultata, l'ha avvertita: ti aspetto sotto casa. Promessa mantenuta. E la donna, terrorizzata, ha chiamato la polizia.

Gli agenti hanno arrestato l'uomo, di 70 anni, per il reato di atti persecutori aggravati e denunciato per porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere. "E' necessario trovare il coraggio di denunciare senza vergogna e senza imbarazzo - afferma il Questore di Cagliari Pierluigi d'Angelo - Purtroppo si tratta di un fenomeno diffuso: le donne cercano di risolvere il problema da sole, i persecutori sono uomini che si pensa di conoscere bene in quanto ex partner, amici o colleghi.

Le vittime non denunciano per paura che la situazione diventi ancora più insostenibile. Denunciare è in realtà l'unico modo per cercare di venirne fuori". Per una prima assistenza è attivo 24 ore su 24 il numero gratuito antiviolenza e stalking 1522, in grado di mettere in collegamento le vittime con le Questure, offrendo anche supporto psicologico e giuridico.
   

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