Sì definitivo dell'Aula della Camera alle norme per garantire protezione dalle intimidazioni ai sindaci e agli amministratori locali, ma anche ai consiglieri regionali e ai parlamentari con un inasprimento delle pene previste: un fenomeno che ha recentemente raggiunto dimensioni preoccupanti, soprattutto in Sardegna.
Viene reso obbligatorio l'arresto in flagranza di chi compie atti intimidatori. Arriva, poi, una aggravante che scatta quando le condotte intimidatorie abbiano una valenza ritorsiva rispetto alle decisioni assunte dall'amministratore. Sanzionati anche gli atti intimidatori nei confronti di aspiranti consiglieri comunali, cioè i candidati alle elezioni amministrative.
Il 76% degli atti intimidatori agli amministratori locali si concentra nel Sud e nelle Isole: la Sardegna è al quinto posto nel triste primato nazionale, con 42 casi registrati negli ultimi due anni, mentre Nuoro è quinta fra le province italiane (18 casi).