Sardegna

Traffico di droga dall'Albania,9 arresti

Operazione Carabinieri a Viddalba, presunto capo un albanese

Redazione Ansa

Si rifornivano dall'Albania di eroina, cocaina, hashish e marijuana e approvvigionavano le principali località turistiche delle coste sarde, di quelle Liguria, dell'alta Toscana, ma anche Brescia e il suo hinterland. I carabinieri della compagnia di Porto Torres, supportati dalla squadra cinofila e dei cacciatori di Sardegna, hanno smantellato una rete dedita allo spaccio di droga, composta da 32 persone.
    Al termine delle indagini coordinate dal sostituto procuratore Giovanni Porcheddu, i carabinieri hanno eseguito oggi nove arresti e 22 denunce a piede libero, disposti dal gip di Sassari Michele Contini. Capo dell'organizzazione è ritenuto Viktor Stefanaj, 45 anni, originario dell'Albania ma da tempo residente a Viddalba, considerato un insospettabile agricoltore.
    Perfettamente integrato nel paese della bassa valle del Coghinas, è sposato con una donna del posto e ha due figli.
    Dopo due anni di intercettazioni, appostamenti, pedinamenti, e altre attività di indagine, i militari hanno accertato che fosse lui a far arrivare la droga nell'isola. L'operazione è stata ribattezzata "Padre Nostro" perché l'uomo, mentre viaggiava in auto con la droga, pregava continuamente di non essere scoperto. Al livello intermedio ci sono Gian Mario Egris e Christian Fresi, entrambi di Valledoria, rispettivamente di 28 e 34 anni. Erano loro a occuparsi dell'individuazione dei mercati e dei "cavallini" cui affidare lo spaccio al dettaglio.
    Gli arrestati e i denunciati, donne e uomini di diverse età, sono tutti sardi e arrivavano a Viddalba anche da Cagliari.
    L'uomo che si occupava del nord Italia oggi è riuscito a sfuggire all'arresto a Milano e risulta irreperibile. È legato da un rapporto di parentela molto stretto con il capo dell'organizzazione.
    I dettagli dell'operazione sono stati resi noti oggi dal comandante del reparto operativo del comando provinciale di Sassari, Emanuele Fanara, e dal comandante della Compagnia di Porto Torres, Romolo Mastrolia.

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