Sardegna

Fluorsid: Giulini sentito dal pm

Presidente Cagliari ascoltato come persona informata dei fatti

Redazione Ansa

L'inchiesta della Procura di Cagliari sul presunto inquinamento nell'area industriale di Macchiareddu (Cagliari), dove sorge lo stabilimento Fluorsid di Tommaso Giulini, prosegue e proprio l'imprenditore milanese, presidente del Cagliari - che non risulta indagato però - ieri ha passato la mattinata nella stanza del sostituto procuratore Marco Cocco.

Il magistrato titolare dell'inchiesta lo ha convocato in Procura, e alle 10.30 in punto Giulini si è presentato da solo, senza avvocati, per rispondere alle domande come persona informata sui fatti. "Sono stato convocato e penso di aver risposto a tutte le domande con la massima soddisfazione per il pubblico ministero", ha detto Giulini all'uscita incalzato dai giornalisti. Poi una battuta, per smorzare la tensione. ""Non mi ha chiesto di Rastelli, quindi sono tranquillo", riferendosi all'allenatore del Cagliari, che sarà riconfermato nonostante qualche malumore della piazza.

All'interno dell'ufficio, oltre al sostituto procuratore titolare dell'inchiesta, c'erano anche gli investigatori del Nucleo investigativo del Corpo Forestale che da circa un anno stanno indagando sull'ipotesi di associazione a delinquere e disastro colposo formulata dal pm. Ipotesi che ha portato all'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare per sette persone, ora ai domiciliari. Giulini, 40 anni, da quando è diventato proprietario del Cagliari (tre anni fa), non ha più incarichi dirigenziali nell'azienda di famiglia, fondata nel 1969 dal padre, il conte Carlo Enrico Giulini.

Il Gruppo Fluorsid controlla diverse aziende in Italia e all'estero: la Fluorsid Spa è tra le più importanti aziende al mondo nel settore dell'estrazione, della lavorazione e della commercializzazione dei fluoroderivati. Ma nello stabilimento di Macchiareddu, alle porte di Cagliari, secondo l'inchiesta della Procura del capoluogo sardo che nelle scorse settimane ha portato all'arresto di sette persone, sarebbe avvenuto un inquinamento con valori riscontrati molto superiori a quelli previsti dalla legge. In particolare, sono state individuate e poste sotto sequestro dagli agenti del Corpo forestale discariche abusive per complessivi 18 ettari di terreni, tutti vicino allo stabilimento di Macchiareddu. L'allarme inquinamento era stato lanciato anche per le acque del vicino stagno di Santa Gilla, alla periferia di Cagliari, dove nei giorni scorsi i tecnici dell'Arpas hanno effettuato dei campionamenti alla ricerca di eventuali sostanze inquinanti.

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