Sardegna

Heminas, rischio voto senza donne

Preoccupazione dopo dimissioni Maninchedda, azioni di protesta

Redazione Ansa

C'è preoccupazione tra le donne della rete Heminas: all'indomani delle dimissioni dell'assessore Maninchedda, ritengono infatti "concreto e imminente il rischio di andare a elezioni anticipate con una legge elettorale priva della norma sulla doppia preferenza di genere". Le novemila aderenti, "in assenza di atti immediati", minacciano "eccezionali e clamorose mobilitazioni di protesta".

Dopo "rivolta dei mucadores" a Cagliari e a Sassari, il 27 aprile scorso, e "nonostante le ripetute assicurazioni pubbliche di autorevoli esponenti istituzionali ai massimi livelli, quali lo stesso presidente del Consiglio Gianfranco Ganau", la rete sottolinea "la mancata approvazione dello stralcio della norma sulla doppia preferenza di genere, che mette la Regione sarda in condizioni di illegittimità costituzionale", in contrasto con la Legge n.20 del 2016, che ha dettato norme per il riequilibrio della rappresentanza in materia elettorale regionale.

"E' palese - fa sapere l'associazione - che la Regione sarda potrebbe essere censurata dalla Consulta per violazione degli articoli 122 e 51 della Costituzione". "La misura è colma: per Heminas - dicono le aderenti - non è più tollerabile che la Sardegna vada al voto senza alcun meccanismo di garanzia a favore di una equa rappresentanza di donne nella massima assemblea regionale. Su questo abbiamo registrato l'autorevole e immediato sostegno della presidente della Camera Laura Boldrini".
   

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