Sardegna

Appalti pilotati,prefettura parte civile

Due dipendenti arrestati per turbativa d'asta e falso ideologico

Redazione Ansa

L'inchiesta che ha portato ieri agli arresti domiciliari, per turbativa d'asta e falso ideologico in atto pubblico, del dirigente dell'Ufficio contabile della prefettura di Oristano, Giovanni Buccoli, e del funzionario del settore Appalti, Fulvio Sprio, era iniziata con una ipotesi di reato diversa, frode in fornitura pubblica, che vedeva la prefettura come parte offesa e in veste di indagato, invece, solo l'imprenditore Federico Erdas, di Siamaggiore (Oristano), beneficiario di decine di mini appalti per la manutenzione degli impianti tecnologici nelle caserme dei carabinieri. Lo hanno rivelato il comandante provinciale dei Carabinieri Luciano Paganuzzi e il procuratore Ezio Domenico Basso, in una conferenza stampa alla presenza del prefetto Giuseppe Guetta il quale ha annunciato la costituzione di parte civile della Prefettura in caso di rinvio a giudizio.

Che ci fosse da indagare anche negli uffici della prefettura, hanno spiegato, si è potuto capire solo quando, nonostante la segnalazione della mancata esecuzione dei lavori affidati, era stato comunque assegnato dalla prefettura all'impresa Progetto Clima di Erdas, col sistema dell'affido diretto, un nuovo blocco di mini appalti per un totale di alcune decine di migliaia di euro. A quel punto sono scattati nuovi accertamenti e dagli atti acquisiti in prefettura e negli uffici dell'impresa sono emerse le prove che hanno fatto scattare i provvedimenti restrittivi dei due funzionari, da ieri ai domiciliari, e dell'imprenditore Federico Erdas che per sei mesi non potrà ricoprire la carica di amministratore della sua società.

"Questi fatti non devono offuscare la onorabilità della Prefettura", ha detto Guetta assicurando "piena collaborazione alla magistratura e al Comando dei Carabinieri perché sia fatta piena chiarezza sulla vicenda", non escludendo quindi anche la costituzione di parte civile.

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