Sardegna

Edili in piazza, sarà autunno caldo

Sindacati a Cagliari, senza nuovo lavoro verso sciopero generale

Redazione Ansa

Oggi di piazza a Cagliari con circa 400 edili, rappresentanti di tutta la Sardegna, per chiedere alla politica "lavoro" e "cantieri aperti". Il sit-in davanti al Consiglio regionale. Domani, se non ci saranno risposte e lo sblocco dei fondi per realizzare le opere pubbliche, sarà sciopero generale del settore. Lo hanno detto i segretari regionali degli Edili di Fillea Cgil, Enrico Cordeddu, Filca Cisl, Giovanni Matta, e Feneal Uil, Marco Foddai.

Una manifestazione, quella di questa mattina, che è iniziata con un minuto di silenzio in ricordo delle vittime dell'attentato di Manchester e in memoria di tutti morti nei cantieri edili. "Siamo qui sotto il Consiglio per sollecitare la spendita delle risorse sul fronte delle infrastrutture - ha spiegato Cordeddu della Cgil - e per chiedere l'approvazione di leggi importanti, come quella sugli appalti nei lavori pubblici e sull'urbanistica che potrebbero sbloccare un bel po' di risorse anche private".

Secondo Foddai, Uil, "ci sono tante risorse da sbloccare, ma sembra che tutti quanti abbiano preso una malattia recente che ci ha portato qualcuno che era prima al Governo, l'annuncite: annunciano risorse, non partono i cantieri e sono tanti coloro che perdono il lavoro, oltre 30mila occupati persi per strada negli ultimi anni".

"Attendiamo dalla politica un'azione coraggiosa - ha sottolineato Matta, Cisl - perché il lavoro diventi l'obiettivo centrale dell'agenda politica. Subito quindi la legge urbanistica e lo sblocco delle risorse che diventino cantieri e posti di lavoro".

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