Sardegna

Armi e droga, tre arresti a Capoterra

Blitz dei carabinieri contro spaccio e violenze in paese

Redazione Ansa

Nuovi sviluppi nell'inchiesta sullo spaccio di droga e sulle intimidazioni avvenute a Capoterra, che ha già fatto finire in manette tre giovani del paese, Daniele Manca, Andrea Murru e Riccardo Baire. I carabinieri hanno effettuato numerose perquisizioni, al termine delle quali è stato arrestato anche Davide Usala, 21 anni, anche lui di Capoterra. Nella sua abitazione i militari hanno trovato una pistola calibro 9 con numero di matricola cancellato, dotata di due caricatori e tre cartucce, oltre a 2.700 euro in contanti e un bilancino di precisione.

I PRIMI ARRESTI - Detenzione e spaccio di droga, tentata estorsione, lesioni, detenzione illegale di armi e spari in luogo pubblico. Sono le accuse contestate a tre giovani di Capoterra che questa mattina sono finiti in manette su ordinanza di custodia cautelare.

Il blitz, condotto dai carabinieri della Compagnia di Cagliari e della Stazione di Capoterra, è scattato all'alba ed è attualmente in corso. In carcere è finito Daniele Manca, di 27 anni; ai domiciliari Andrea Murru, 23 anni, e Riccardo Baire, di 20. Manca si trovava già ai domiciliari per un'altra accusa.

Le indagini sono partite alcuni mesi fa su alcuni episodi di spaccio nell'area di Capoterra, ma l'attività ha avuto un'improvvisa accelerazione a causa del comportamento degli arrestati, considerato dagli inquirenti sempre più pericoloso. Attualmente sono in corso alcune perquisizioni mirate a recuperare armi, mentre sono già stati sequestrati in una casa 50 grammi di marijuana.

ANCHE MINACCE DI MORTE E PESTAGGI - Minacce di morte, intimidazioni, pestaggi e l'incendio di un motorino per ottenere il pagamento di una partita di cocaina. E' quanto emerge dalle indagini condotte dai carabinieri di Capoterra e della Compagnia di Cagliari che oggi hanno arrestato Daniele Manca, Andrea Murru e Riccardo Baire. Al vertice del gruppo ci sarebbe stato proprio Manca il quale, nonostante si trovasse ancora ai domiciliari, continuava ad evadere e a portare a termine azioni criminali.

Come quella nei confronti di due fratelli ai quali, probabilmente, aveva venduto cocaina e pretendeva il pagamento di 2mila euro. Dopo averli minacciati via telefono, anche di morte, con l'aiuto di Andrea Murru avrebbe rubato il loro motorino, incendiandolo, e qualche ora dopo ne ha rintracciato uno in un bar di Capoterra e lo ha picchiato. Infine, per intimidirlo ha esploso un colpo di fucile in aria, in una piazza poco distante. La scena è stata però ripresa dalle telecamere e i carabinieri, che già avevano una indagine sulla spaccio di droga, hanno scoperto tutto. Oggi gli arresti.

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