Sardegna

Calcio: Cagliari, una batosta da record

Ora testa al Milan per salutare campionato e vecchio Sant'Elia

Redazione Ansa

Maglia e squadra sono le stesse. Ma ci sono due Cagliari: quello che vince e diverte contro l'Empoli e quello che perde malamente in trasferta con il Sassuolo. Gli alti e bassi sono stati una costante di questa stagione. Ma la lezione, da imparare soprattutto per le gare in trasferta, può essere salutare per il prossimo campionato.

Tante batoste in questo torneo. Ma sei gol tutti in una volta il Cagliari non li aveva ancora subiti: record stagionale che eguaglia una vecchia brutta sconfitta con l'Udinese di sette anni fa. I rossoblu si erano fermati fino a ieri a quota cinque con Fiorentina, Torino, Napoli e Inter. Mentre quattro reti al passivo erano arrivate con Juventus e Lazio. Sembrava finita: l'ultima 'imbarcata' era arrivata lo scorso 5 marzo con l'Inter.

Rastelli sembrava avere trovato equilibri e contromisure e invece con il Sassuolo il Cagliari è caduto proprio sul più bello a un passo dal traguardo. Proprio quando i rossoblu stavano accarezzando l'idea, anche in vista del prossimo campionato, di poter essere più spregiudicati del solito: coraggioso Rastelli nel confermare il 4-2-3-1 che tanto bene aveva impressionato con l'Empoli.

Una formula che però non aveva fatto ancora i conti con il fattore trasferta: al di là dei moduli la squadra fuori casa è sempre apparsa psicologicamente bloccata soprattutto nelle fase iniziali della gara. Anche le tre vittorie con Inter, Crotone e Palermo, sono arrivate in rimonta. Addio top ten, per quel che valeva. E ora testa alla partita con il Milan. Con i rossoneri le motivazioni ci sono tutte: è una big e il Cagliari avrebbe l'occasione per chiudere il campionato con il botto. Anche per salutare il vecchio Sant'Elia: sarà l'ultima partita nello stadio inaugurato nel 1970 con il Cagliari con lo scudetto sul petto.

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