Sardegna

Fluorsid: seconda persona scarcerata

Ai domiciliari operaio che aveva risposto a interrogatorio Gip

Redazione Ansa

E' stato scarcerato anche l'operaio Marcello Pitzalis, sentito nei giorni scorsi per cinque ore dal sostituto procuratore titolare dell'inchiesta sulla presunta associazione per delinquere e sul sospetto disastro ambientale attorno allo stabilimento Fluorsid di Macchiareddu (Cagliari), l'azienda che fa capo al presidente del Cagliari Tommaso Giulini (non indagato).

Il Gip del Tribunale di Cagliari, Cristina Ornano, ha disposto i domiciliari con due ore di permesso giornalieri per ottemperare alle esigenze familiari. Pitzalis, difeso dall'avvocato Luigi Sanna, aveva scelto di rispondere all'interrogatorio del Gip e farsi sentire anche dal Pm, così come Simone Nonnis, l'altro operaio dell'Ineco scarcerato ieri con un provvedimento analogo. Sinora solo i due lavoratori della Ineco hanno risposto al gip, mentre gli altri tre dirigenti della Fluorsid hanno preferito avvalersi della facoltà di non rispondere.

REGIONE CHIEDE ISPEZIONE. "Ci siamo occupati fin dal principio e continuiamo a occuparci concretamente della vicenda Fluorsid negli effetti di salute pubblica e di salvaguardia ambientale, utilizzando tutti gli strumenti a nostra disposizione". Lo ha detto l'assessora dell'Ambiente Donatella Spano, ricordando che l'amministrazione regionale è direttamente coinvolta nelle indagini con una sua struttura, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale, che nelle funzioni di Polizia giudiziaria riferisce esclusivamente alla magistratura.

Le investigazioni, svolte dal Corpo forestale con professionalità e competenza - ricorda la Regione Sardegna in una nota - sono partite dalla segnalazione di un'altra struttura regionale, il servizio veterinario della Asl. "Abbiamo richiesto immediatamente all'Ispra, l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, di effettuare una ispezione straordinaria nelle aree della Fluorsid di Macchiareddu, che ricade in un'area Sin, Sito di interesse nazionale. L'Ispra è infatti l'ente nazionale competente in materia", spiega Donatella Spano, che ha interloquito con il direttore generale dell'Ispra e tenuto stretti contatti con tutta la struttura in questi giorni. L'Arpas, l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Sardegna, ha svolto i controlli ambientali previsti dalla legge come supporto tecnico a Ispra nelle attività di controllo ordinario dell'Aia, l'Autorizzazione integrata ambientale, e ha fornito tutta la documentazione agli inquirenti. "La tutela della salute e dell'ambiente per noi sono una priorità assoluta - prosegue l'assessora - lo abbiamo dimostrato intervenendo con forza e determinazione sulle bonifiche: la pesante eredità dei siti inquinati in Sardegna, dopo decenni di attesa, è stata finalmente affrontata".

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