Sardegna

Monumenti Aperti: primo weekend dal Sulcis al Sassarese

Bonorva e Semestene new entry, conferma per Portoscuso

Tempio Monumenti Aperti

Redazione Ansa

Una chiesa del X secolo, punta di diamante del panorama romanico sardo, un'altra costruita sul rudere di un nuraghe, il palazzotto della Tonnara: sono solo alcuni dei diciannove luoghi della cultura che costituiscono l'offerta del primo fine settimana di Monumenti Aperti 2017 (29 aprile - 28 maggio), la manifestazione giunta alla sua ventunesima edizione e ideata e organizzata dalla onlus Imago Mundi. Si inizia oggi e domani, dunque, con due centri nel sassarese, Bonorva e Semestene (entrambi alla prima partecipazione) e Portoscuso.

Ecco i siti visitabili a Bonorva oggi dalle 15 alle 19 e domenica, dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30: il "Civico Museo Archeologico" la cui collezione è costituita prevalentemente da materiale lapideo; "Funtana" che sorge dove intorno al 1400 esisteva la Chiesa di Santa Sabina, nella quale si dava l'estremo saluto ai suicida; la "Chiesa di San Giovanni", la "Chiesa di Sant'Antonio" (1682, fu edificata "extra muros" cioè fuori dalle mura del paese), la "Chiesa di Santa Vittoria", e la "Chiesa della Natività di Santa Maria Bambina". Nel borgo di Rebeccu: la "Chiesa campestre di San Lorenzo", la "Chiesa di Santa Giulia" e la "Fonte Nuragica", "Su Lumarzu" costituita da un atrio e da una celletta dove si raccoglie la vena sorgiva.

A Semestene i siti aperti sono tre: il "Nuraghe Iscolca" inserito in un'area di eccezionale interesse archeologico e visitabile domenica mattina con partenza dalla piazza del Comune alle 10; "la Chiesa di San Nicola di Trullas", e la "Chiesa Parrocchiale di San Giorgio", entrambe visitabili sabato e domenica dalle 16 alle 19.

Portoscuso apre al pubblico sette beni culturali (visite dalle 16 all 20 di sabato e dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20).

Si inaugura oggi alle 15.45 nel Palazzotto della Tonnara di "Su Pranu" dove si trova la grande Sala Corpus ("Su Corpus" è la rete in canapa lunga 186 metri che veniva calata in mare il primo giorno della mattanza). In località Paringianu le guide mostreranno la laguna di "Boi Cerbus". Ancora: la Chiesa Vergine D'Itria, la Chiesetta di San'Antonio, la Torre utilizzata oggi come Museo Etnografico e come sito per manifestazioni culturali e congressi e infine la villa Su Marchesu, fatta costruire nel 1912 dal Marchese Salvatore Pes di Villamarina, Conte di Vallermosa e Marchese di Villamar, nonché Barone dell'Isola Piana per trascorrervi momenti di riposo durante i frequenti viaggi.

Informazioni sempre aggiornate si trovano comunque nel sito ufficiale della manifestazione,www.monumentiaperti.com.

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