Sardegna

25 Aprile: in 1.000 a corteo a Cagliari

Sindaco Zedda, importante celebrare questa ricorrenza

Redazione Ansa

Le note di Fratelli d'Italia nel momento della commemorazione dei caduti. Ma sopratutto la musica e le parole di Bella Ciao diffuse dagli altoparlanti: anche a Cagliari un migliaio di persone in corteo per le strade principali della città per il 72/o anniversario della Liberazione. Tante le bandiere, anche della Palestina. Ed uno striscione rosso per ribadire il No alle guerre.

La manifestazione è partita intorno alle 10 da via Garibaldi e ha attraversato via Sonnino per la deposizione della corona di alloro per i caduti durante la guerra, poi in via Roma. In testa il gonfalone della città di Cagliari. Un gruppetto di donne ha sfilato portando a piedi la bicicletta in ricordo delle partigiane che durante il conflitto davano una mano, spesso come staffette, alla lotta contro i nazifascisti. In prima fila anche l'Anpi, associazione nazionale partigiani. Poi il raduno finale e i saluti dal palco in piazza del Carmine. Con un appello alla pace rilanciato anche dal presidente del Comitato 25 aprile, Marco Sini. I giovani iscritti all'Anpi hanno letto dal palco la testimonianza del partigiano Nino Garau sulle lotte antifasciste in Emilia Romagna.

"E' importante - ha detto il sindaco di Cagliari Massimo Zedda durante la sfilata - celebrare questa ricorrenza, soprattutto in un momento come questo in cui purtroppo si costruiscono muri: è importante ricordare l'idea di un'Europa dei diritti così come la concepiva Spinelli". Questa sera la Brigata ebraica festeggerà il 25 aprile a Castello.

PIGLIARU, ANTIFASCISMO VALORE FONDANTE REPUBBLICA. "L'antifascismo resta un valore fondante della Repubblica italiana, da rilanciare e difendere ancor più oggi, mentre in Europa riemergono pericolose derive estremiste e xenofobe". Lo ha detto il presidente della Regione Sardegna, in occasione della Festa della LIberazione. "Noi non dimentichiamo i tantissimi partigiani Sardi che hanno dato il loro contributo alla Liberazione, donne e uomini che hanno lottato per il loro Paese e che devono essere modello per i nostri ragazzi, ancora oggi. È nostro dovere - ha proseguito il governatore sardo - coltivare la Memoria, raccontare quello che i nostri padri raccontarono a noi e i nostri nonni hanno vissuto, trasferire ai nostri figli l'amore per la libertà, che non è scontata, né acquisita, che va difesa ogni giorno e rivendicata per tutti i Popoli, anche per chi cerca in Europa una vita migliore. Dobbiamo aprirci all'esterno, dobbiamo combattere la tendenza a chiuderci negli egoismi nazionali. Egoismi che hanno generato le tragedie della storia, anche quelle del Novecento. Buon 25 aprile a tutti!"

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