Sardegna

Rinasce antico retablo chiesa di Tuili

Nuova vita per opera del 1500 del Maestro di Castelsardo

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 21 APR - Un retablo pieno di immagini, colori e racconti. Dalla Madonna seduta sul trono agli episodi della vita di San Pietro. L'opera, datata 1500, vero e proprio tesoro dell'arte sarda custodito nella chiesa di San Pietro a Tuili, ritornerà al suo antico splendore grazie al restauro. E sarà di nuovo al suo posto.
    Vivrà anche un momento di gloria "nazionale": sarà esposto a Torino, alla Venaria Reale affianco ad opere di Tintoretto, Tiziano, Vincenzo Foppa, Pietro da Cortona, Giorgio Morandi. La nuova vita del capolavoro del Maestro di Castelsardo rinasce grazie alla pazienza e all'ostinazione della Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio di Cagliari: dopo tanti anni e numerose richieste rivolte ad enti e istituzioni, è riuscita ad ottenere il finanziamento per il restauro.
    L'occasione l'ha offerta il progetto della mostra "Restituzioni" di Intesa Sanpaolo, arrivato alla sua diciottesima edizione. Da Cagliari è partita una proposta tecnica di intervento. Che, evidentemente, ha convinto tutti.
    Quest'anno, per la prima volta, il comitato scientifico composto da personalità di primo piano tra cui i professori Carlo Bertelli e Giorgio Bonsanti ha selezionato un'opera proveniente dalla Sardegna. Si occuperà del restauro la ditta sarda Annalisa Deidda restauro opere d'arte che, a partire dal prossimo autunno, con la direzione scientifica della Soprintendenza, inizierà l'intervento sottoponendo le tavole lignee del retablo alle preliminari operazioni di disinfestazione e consolidamento.
    I lavori dovranno concludersi entro gennaio 2018; dal mese di marzo, infatti, il retablo sarà esposto a Torino. "Gran risultato per Tuili e per la Sardegna intera - spiega la Soprintendenza- in termini di visibilità, di promozione del nostro patrimonio e soprattutto della sua salvaguardia. Il prezzo da pagare sarà quello di non avere il retablo in chiesa per qualche tempo, ma grazie alla preziosa collaborazione e allo spirito di sacrificio della parrocchia di San Pietro e della diocesi di Ales Terralba - che sapranno privarsi temporaneamente di un bene così prezioso - l'opera tornerà alla comunità, restituita al suo originario splendore".(ANSA).
   

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