Ridimensionata dalle due sconfitte in campionato contro le prime due della classe, affaticata dal tour de force dell'ultimo mese ma motivata e desiderosa di scrivere un'altra pagina della propria storia. Per la Dinamo Banco di Sardegna Sassari, che da domenica si trova in Costa Azzurra in vista del match dei quarti di finale di Champions League contro l'As Monaco, è un passaggio decisivo della stagione. Solo stanchezza, un lieve appannamento, o davvero la squadra ha già espresso il massimo? La risposta arriverà dal campo dove d'ora in poi tutte le partite avranno un peso specifico enorme, in Italia e in Europa, e potranno cambiare le sorti di un'annata sin qui positiva.
Quello di mercoledì alle 20:30 alla Salle Gastone Médecin di Monaco sarà un test importante. "Giochiamo contro una squadra fisica, lunga e profonda, che può presentare diversi assetti e sotto canestro può schierare atleti che danno vita a un tipo di gioco diverso", è l'analisi di Federico Pasquini dopo aver studiato l'avversario.
"Sul perimetro hanno un talento diffuso e possono variare molto le situazioni offensive - prosegue il coach - hanno giocatori di livello, con grande capacità realizzativa, che portano in campo la giusta energia e hanno la fiducia per fare la scelta migliore per la squadra". Una squadra solida mentalmente e fisicamente, che gioca di squadra, ma con un limite. "Proveremo a non farli correre, perché se gli lasci la possibilità di punire i tuoi errori in contropiede sono devastanti e scappano via - avverte Pasquini - dovremo leggere subito le situazioni e riconoscere il tipo di assetto che sceglieranno". Poi, come sempre, "resta il valore oggettivo di una squadra di altissimo livello - sottolinea il tecnico - contro il quale noi vogliamo fare bella figura, sperando di raggiungere un risultato che ci consenta come minimo di portare a Sassari, per il ritorno, una partita vera da giocare davanti al nostro pubblico".
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