Sardegna

Oristano, referendari sfidano Abbanoa

Domenica 19 si vota per togliere o confermare servizio a società

Redazione Ansa

Se sarà superato il quorum del 50 per cento più uno degli aventi diritti al voto, che sono circa 26 mila, tanto meglio, ma ai promotori del referendum consultivo per togliere la gestione del servizio idrico del comune di Oristano ad Abbanoa basterebbe anche la semplice vittoria del sì.

"Sarebbe un segnale politico importante per il sindaco e l'amministrazione comunale che saranno eletti nelle prossime elezioni", hanno spiegato i componenti del comitato referendario Salvatore Ledda, Giuliano Uras, Massimiliano Sanna, Andrea Lutzu e Tonino Falconiche - tutti consiglieri uscenti della minoranza di centrodestra - nel corso di una conferenza stampa dalla quale è partito un appello agli oristanesi perché vadano comunque a votare.

L'appuntamento è per domenica 19 marzo. I seggi apriranno alle 8 e si potrà votare fino alle 20. Subito dopo comincerà lo spoglio delle schede e il risultato si potrà conoscere entro poche ore. Il quesito al quale gli elettori dovranno rispondere con un sì o con un no è: "Volete voi che il Comune adotti tutti gli atti ed effettui tutte le azioni necessarie affinché Oristano possa gestire direttamente il servizio idrico?".

Trattandosi di referendum consultivo, in caso di vittoria del sì, anche col raggiungimento del quorum, il ritorno alla gestione diretta del servizio da parte del Comune non sarebbe comunque automatico. Tuttavia, i promotori del referendum sono sicuri che il prossimo sindaco e la prossima amministrazione non potranno non tener conto della volontà popolare. E la soluzione, hanno spiegato, potrebbe essere quella di Oristano capofila di una gestione sovracomunale che coinvolga i comuni dell'area vasta.

ABBANOA, INUTILE E DANNOSO - "Un referendum inutile, alimentato esclusivamente da esigenze di politica locale". Abbanoa rompe il silenzio mantenuto sinora sul referendum consultivo in programma domenica prossima a Oristano per consentire ai cittadini di dire se vogliono che il Comune faccia, o no, i passi necessari per riprendersi la gestione diretta del servizio idrico.

"E' inutile", spiega il gestore unico, perché "non comporterà l'uscita da Abbanoa poiché non avrà effetti sulle modalità di affidamento del servizio idrico integrato che è regolato da leggi nazionali e regionali".

"Fa specie - sottolinea Abbanoa - che per sostenere argomenti inconsistenti si attacchi la più importante impresa pubblica della Sardegna, che fa investimenti per milioni di euro ammodernando e regolarizzando un sistema idrico e fognario spesso in condizioni fuori dalla legge, dando lavoro e occupazione e qualificandosi come il primo investitore dell'Isola. Proprio nell'oristanese, solo negli ultimi tre anni, Abbanoa ha attivato investimenti quantificabili in circa 142 milioni di euro, di cui 40 per la sola città di Oristano".

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