Sardegna

Mangimi dai rifiuti grazie agli insetti

Progetto presentato da Coldiretti, impianto pilota a Ollolai

Redazione Ansa

I mangimi per animali saranno prodotti dai rifiuti organici grazie agli insetti. Il progetto innovativo, presentato nella sede della Coldiretti di Nuoro, ha un obiettivo ambizioso: fare economia pulita dai rifiuti con una squadra che potrà contare anche su qualificati centri di ricerca: le Università di Sassari e Cagliari, l'Agris e il Cnr. Nel gruppo anche la Coldiretti Nuoro Ogliastra, il Consorzio Bim Taloro e il comune di Ollolai.

"E' un progetto che avrà una durata di 18 mesi e che prevede la realizzazione di un impianto pilota a Ollolai - ha spiegato il professore di Entomologia dell'Ateneo di Sassari, Roberto Pantaleoni - Qui saranno conferiti materiali da riciclo come vinacce di risulta; 'tritati' da potatura, residui alimentari di origine domestica, che rappresenteranno le diverse diete per gli insetti 'Coleottero Tenebrionide' e diventeranno poi mangime o sfarinato per gli animali delle aziende del territorio. Già all'inizio la biomassa umida sarà trasformata in dieta secca, utilizzando impianti di biogas".

Il progetto è nato da un'idea della Cooperativa Acanthus di Olmedo, che opera nel settore ambientale, che ha incontrato il parere favorevole del sindaco di Ollolai, Efisio Arbau: "E' una soluzione dai grossi risvolti economici ed ambientali - ha precisato il primo cittadino - in quanto mira a dimostrare la qualità, l'economicità e l'efficacia degli insetti come proteine per mangimi e la loro salubrità".

Il presidente di Acanthus, Giovanni Barmina, ha rimarcato: "In Sardegna la produzione di insetti 'for feed' avrebbe grandi vantaggi, vi è una grande disponibilità di biomasse organiche potenzialmente utilizzabili, basti pensare ai residui delle industrie olearie e vitivinicole e contemporaneamente alla fiorente industria zootecnica 'affamata' di proteine".

"Sono coinvolte nel progetto varie realtà imprenditoriali - ha affermato il presidente di Coldiretti Nuoro Ogliastra, Simone Cualbu - che vanno dagli allevatori delle aziende dalle quali saranno sperimentati i mangimi, alla cantina Fradiles di Atzara, la cooperativa Acanthus, la Chilivani Ambiente Spa, il mangimificio Profend".   

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