Sardegna

A enti locali 20mln in 2017 e 30 da 2018

Erriu, intesa raggiunta a Roma sana un'ingiustizia

Redazione Ansa

Agli enti di area vasta della Sardegna saranno riconosciuti 20 milioni di euro per il 2017 e 30 milioni dal 2018. E' l'effetto dell'intesa raggiunta dalla conferenza Unificata e che consente di mettere a regime 30 milioni a partire dal prossimo anno, che saranno decurtati dai tagli introdotti con la legge di stabilità per il 2015.

"Abbiamo posto rimedio a una grave ingiustizia - commenta l'assessore Cristiano Erriu - Ritengo sia risultata strategica l'intesa raggiunta con i rappresentanti delle autonomie locali (Anci, Cal, Aiccre e Asel) e il sindaco della Città metropolitana di Cagliari. In questo modo garantiamo la continuità amministrativa e la qualità dei servizi erogati ai cittadini".

"Nella Conferenza Regione-Enti locali di ieri - spiega l'esponente della Giunta Pigliaru - è stato condiviso anche un principio importante per il sistema delle autonomie locali, che è quello dell'avvio delle trattative con lo Stato per la gestione in capo alla Regione dell'intero sistema della finanza locale. Sarà un passo fondamentale per esercitare appieno la nostra autonomia statutaria, come è stato fatto negli anni passati dalle altre Regioni a Statuto speciale". 

PACI, PRIMO SUCCESSO ORA AVANTI - "La Sardegna porta a casa il primo risultato: abbiamo ottenuto quello che con forza abbiamo chiesto e che è un nostro diritto". Lo dichiara il vicepresidente della Regione Raffaele Paci, che giovedì scorso aveva incontrato a Roma il sottosegretario Gianclaudio Bressa sulla questione dell'accesso al riparto del Fondo Province ed Enti Locali.

"Sul tavolo aperto con il Governo - sottolinea l'assesore al Bilancio - ci sono ancora una serie di questioni sulle quali stiamo dando battaglia, prima di tutto gli accantonamenti che devono assolutamente essere ridotti, dalla prossima Finanziaria di sicuro, ma già quest'anno vogliamo riuscire a farci riconoscere il diritto a tenere nelle casse regionali parte di quei soldi e di quelli che vanno ripartiti fra le Regioni.

L'ho detto molto chiaramente al sottosegretario Bressa, ed è un tema affrontato in tutte le interlocuzioni che a vario livello ci sono state in questo periodo: siamo convinti di pagare troppi accantonamenti, 684 milioni dopo il patto firmato nel 2014 sono una cifra inaccettabile, e non possiamo consentire che se ne aggiungano altri né il loro prolungamento, visto che dovevano essere un contributo straordinario".

"Stiamo discutendo anche le possibili modalità di accesso al Fondo per i farmaci innovativi - spiega ancora Paci - e in generale a tutti i fondi nazionali dai quali la Sardegna rischia di essere esclusa, visto che ci paghiamo per intero la Sanità compresi i Lea aggiuntivi. Vogliamo insomma garantire che ai nostri cittadini vengano riconosciuti gli stessi diritti degli altri. Da parte del Governo c'è stata un'apertura importante, tanto che oggi a distanza di pochi giorni dal mio incontro con Bressa ci hanno già dato ragione sul Fondo Province".

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