Sardegna

Atti Parlamenti sardi in nuovo volume

Lavoro completo al traguardo, mancano solo sei tomi

Redazione Ansa

Presentato in Consiglio regionale il nuovo volume degli Atti dei Parlamenti sardi (Acta Curiarum Regni Sardiniae). Si tratta del 16esimo volume del progetto avviato negli anni '80 e dedicato allo studio della storia parlamentare dell'Isola all'epoca dei viceré spagnoli. La nuova edizione critica, curata dalla professoressa Laura Galoppini dell'Università di Pisa, è incentrata sui Parlamenti dei viceré Angelo De Vilanova (1518-1523 e 1528) e Martino Cabrero (1530).

Il traguardo ormai è vicino: per completare la raccolta di 24 volumi mancano soltanto otto tomi. Ma due - ha spiegato il presidente del Consiglio Gianfranco Ganau - sono già all'attenzione della segreteria scientifica. Mentre gli altri sei sono in fase di rifinitura. "Contiamo di completare il lavoro entro la fine della legislatura - ha promesso il numero uno dell'Assemblea sarda - Un'opera importante per gli studiosi, ma anche per i singoli cittadini che possono usufruire dei commenti e dei testi originali. Anche in rete: crediamo sia un passaggio importante per un approfondimento sulla nostra storia".

Dall'inizio di questa legislatura, sono stati pubblicati quattro volumi presentati ufficialmente in tre distinte iniziative. Il progetto di pubblicazione degli Atti Parlamentari sardi nasce nel lontano 1983 per volontà del Consiglio regionale che decise di realizzare uno studio critico e di pubblicare gli Acta Curiarum del Regno di Sardegna che coprono un arco temporale che va dal 1355 al 1847.

"Un lavoro imponente e ambizioso - ha ribadito Ganau - che proprio a causa della sua complessità ha subito, negli anni, diverse battute d'arresto". "La Sardegna in quegli anni - ha sottolineato Michele Cossa, presidente del Comitato scientifico - era coinvolta, come il resto dell'Europa, nel cammino verso la modernità. Un documento importante, quindi, per capire che cosa stava succedendo nell'isola in quegli anni di cambiamento".
   

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