Sardegna

Maxi truffa a Ue da 2 mln, due indagati

Indagine Gdf su azienda che opera nell'alluminio a Portoscuso

Guardia di Finanza

Redazione Ansa

Utilizzando fatture false emesse da un'azienda compiacente per l'acquisto di macchinari destinati alla lavorazione dell'alluminio, sono riusciti a intascare 1,2 milioni di euro di contributi senza averne alcun diritto. La Guardia di finanza ha scoperto nel Sulcis una maxi truffa ai danni della Comunità Europea. Due imprenditori sono stati denunciati per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e frode fiscale.

Le indagini condotte dalle Fiamme gialle di Iglesias si sono concentrate su un'azienda di Portoscuso che opera nel settore dell'alluminio. Gli specialisti hanno ricostruito una serie di operazioni contabili e finanziarie che hanno permesso di accertare tutti i passaggi della truffa.

In particolare erano state emesse, da una società complice, nei confronti dell'azienda di Portoscuso fatture relative al contratto di fornitura di macchinari per la lavorazione dell'alluminio. Di fatto, però, si è trattato di operazioni inesistenti. Gli impegni di pagamento servivano a raggiungere, secondo gli inquirenti, l'importo complessivo dell'erogazione di contributi richiesta. L'azienda aveva chiesto due milioni di cui 1,2 milioni già intascati.

INDAGATI IMPRENDITORI LOMBARDI - Sono due imprenditori lombardi le persone denunciate per la maxi truffa scoperta dalla Guardia di finanza a Portoscuso, nel Sulcis. Si tratta del titolare dell'azienda, con sede legale a Cagliari e operativa a Portoscuso, di 65 anni, e l'amministratore della società lombarda che ha emesso le fatture per operazioni inesistenti.

La società del Sulcis aveva richiesto nel 2012 un contributo di due milioni di euro per l'acquisto di macchinari specifici per la lavorazione dell'alluminio e in due trance aveva già ricevuto 1,2 milioni di euro. I Finanzieri hanno fatto scattare gli accertamenti anche perché l'azienda che aveva richiesto tali somme non era così grande. Dalle verifiche, durante quasi un anno e mezzo, è emersa la truffa e i due imprenditori - il più anziano fa la spola fra Milano e Carbonia - sono stati denunciati.

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