Sardegna

Cia, settore agricolo in ginocchio

Appello a Regione, subito misure per recuperare reddito

Redazione Ansa

Prezzi dimezzati rispetto a un anno fa, export in contrazione e import in costante aumento, a dimostrazione dell'orientamento dei mercati allo smantellamento dei prodotti di qualità. E' la situazione dell'agricoltura sarda così come ha denunciato la Confederazione italiana agricoltori (Cia) che ha lanciato un appello a Regione, Governo e Parlamento affinché adottino misure "atte a rilanciare il settore".

In particolare, hanno sottolineato i presidenti nazionale e regionale, Martino Scanu e Dino Scanvino, "l'iniziativa è rivolta a recuperare il giusto reddito per un settore fondamentale per l'economia dell'Isola, considerato che il crollo dei prezzi, dal latte al frumento, dalle carni all'ortofrutta, allarga sempre più la forbice tra costi e ricavi". In questo quadro è necessario e urgente "affrontare il problema dell'organizzazione della produzione esprimendo un'offerta coordinata, e utilizzare gli strumenti di copertura dei rischi di prezzo".

"Favorire la nascita dell'organizzazione interprofessionale e, tra i soggetti interessati, la stipula di accordi di filiera e di contratti di coltivazione e/o produzione - propone la Cia - Attivare piani di settore in cui sia delineata una seria strategia di difesa così da valorizzare le produzioni; favorire la capacità valorizzativa del marchio di qualità Sardegna; sostenere e sviluppare la logistica nei centri di stoccaggio e trasformazione così da creare un valore aggiunto". Infine, "potenziare gli ambiti di intervento di Sfirs per favorire l'accesso al credito a breve e medio termine, lavorare per la nascita di nuovi strumenti assicurativi, e spingere per l'ammasso e il ritiro dal mercato dell'ortofrutta, del latte, formaggi e prodotti eccedenti nei periodi di crisi".
   

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