Sardegna

Vela:Mura vola verso Capo Buona Speranza

Venti Sud Atlantico spingono Italia, record 255 miglia in 24 ore

Redazione Ansa

Gaetano Mura "Solo Round the Globe Record", l'impresa di circumnavigare il pianeta a vela in solitario, è al giorno 35, e a bordo del 12 metri "Italia" il morale è alto. Vento forte, fino a 35 nodi, per l'arrivo di un fronte freddo, ha caratterizzato le ultime ore di navigazione per il velista sardo, che ha decisamente accelerato percorrendo ben 255 miglia in 24 ore, con surfate sulle onde fino a oltre 20 nodi di velocità stabilendo il record di percorrenza giornaliera da quando è partito da Gibilterra.

Una breve tregua meteo sarà seguita da una nuova ed energica depressione in arrivo da Ovest che investirà la barca con venti sostenuti sui 40-45 nodi e raffiche fino a 50. Le condizioni dure dei mari del Sud ormai alle porte si fanno sentire in anticipo, una sorta di prova generale di quella che diventerà la quotidianità per i prossimi due mesi tra oceano Indiano e Pacifico, fino a Capo Horn. "Dopo il primo mese di condizioni tropicali, la situazione meteo è molto diversa, si sta per entrare in un altro pianeta - scrive Mura sul diario di bordo - Piove spesso, fa molto freddo e ogni poche ore c'è una burrasca.

La prossima tappa è il Capo di Buona Speranza, ci siamo vicini... Abbiamo pronta una bottiglia importante, una delle sette conservate in cambusa, un vino sardo!". Mura ha ringraziato "gli sponsor tecnici che anche in navigazione mi hanno supportato, a distanza, e il team di 1OFF che, oltre ad aver reso possibile 'Solo Round the Globe Record', mi segue giorno per giorno, consentendomi di raccontare questa avventura. Per la prima volta in navigazione voglio ringraziarli pubblicamente: Santino Concu, manager cagliaritano con cui ho ideato il giro del mondo, Ugo Bertelli, project-manager che con Maria de Fez ha curato gli aspetti fondamentali del progetto.

E poi un grazie anche a Cagliari, la città che mi ha accolto con una grandissima ospitalità e calore umano, e alla mia Regione, che mai come ora sento vicina. E un grazie a Dario Franceschini, cui si deve Italia, il nome della mia barca, e all'Enit, che le ha dato i colori. Senza dimenticare il contributo quotidiano dei meteorologi Andrea Boscolo e Alessandro Pezzoli. Oggi voglio ringraziare tutti!".

Leggi l'articolo completo su ANSA.it