Sardegna

Concorso scuole contro violenza su donne

Testimonianze di studenti, in campo anche i docenti

Redazione Ansa

"I fidanzati di alcune amiche non consentono alle loro ragazze di andare in discoteca. Ma loro, i fidanzati, da soli possono andare: perché le ragazze no?". L'ennesima storia di amore ossessivo: è il primo campanello d'allarme. È una delle testimonianze riferite oggi nell'aula magna del liceo Eleonora d'Arborea in occasione della presentazione di un Concorso per studenti delle medie e delle superiori contro la violenza sulle donne.

Il progetto si chiama GeneriAmo, è promosso dalla associazione Donna Ceteris e dall'Ufficio scolastico regionale e coinvolge una ventina di istituti della provincia di Cagliari. Un altro segnale, perché le cifre continuano a essere allarmanti. I dati che caratterizzano il panorama isolano in fatto di violenza sulle donne fanno emergere un quadro preoccupante: su 100 donne, fra i 16 e i 70 anni, circa il 30% è stata vittima di violenza da parte di un uomo, nella maggior parte dei casi si tratta di episodi che riguardano soprusi consumati dentro le mura domestiche. Il 12,5% invece ha subìto violenza sessuale dal partner mentre oltre il 16% da parte di ex.

"Per tanti anni abbiamo celebrato questa giornata da sole - ha detto Silvana Maniscalco, presidente di Donna Ceteris rivolgendosi alla platea di studenti - adesso le manifestazioni sono centinaia. Noi faremo in modo che su questi temi non cali mai il silenzio". Presente anche la questura e dalla Polizia un avviso: i social sono importanti, ma anche attraverso post e tweet spesso passa molta violenza di genere. La stessa questura ha sottolineato il proprio impegno: anche con un camper con equipe di esperti in giro per il territorio.

Il Concorso prevede la presentazione di elaborati: il contenuto sarà raccolto in un'apposita pubblicazione multimediale, come esito conclusivo del percorso, in un sito web rilanciato come interfaccia online su tutte le scuole provinciali. Fra i premi anche un viaggio a Bruxelles. La scuola in campo quindi: "Le misure repressive non sono sufficienti - ha precisato Luca Cancelliere, direttore dell'Ufficio scolastico provinciale - le iniziative preventive come questo concorso sono sempre le benvenute".

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