Sardegna

Abusivismo,in fumo quasi 3mld nell'Isola

Giornata nazionale Confcommercio, danni al 66% di imprese oneste

Redazione Ansa

Il fatturato dell'abusivismo nelle attività commerciali, turistiche e dei servizi - esclusa l'evasione fiscale - è stimabile in Sardegna tra i 2,8 e i 4,3 miliardi di euro. Lo rileva la Confcommercio nella Giornata nazionale contro il sommerso e la contraffazione "Legalità, mi piace!".

Circoli privati che svolgono attività di pubblico esercizio, sagre e quant'altro con attività di vendita non sempre regolare, eccessi di alcuni agriturismo, proliferazione di strutture ricettive abusive e commercio illegale di abbigliamento ed accessori: sono solo alcuni degli esempi nell'Isola, a cui si aggiungono casi di panificazione e macellazione clandestina, di intermediazione immobiliare non autorizzata e di contrassegni assicurativi falsi.

Secondo Confcommercio, il 66% delle imprese è danneggiato dall'acquisto illegale e i settori più colpiti sono quelli dell'abbigliamento, delle calzature e dei prodotti alimentari. Sale invece al 68% la percentuale dei commercianti al dettaglio che dichiarano di aver subito episodi di taccheggio, soprattutto ad opera di donne di età compresa tra i 35 e i 64 anni, spesso madri di famiglia, ma sono in aumenta anche le segnalazioni di furti di merce da parte di extracomunitari (12,4%).

Per il presidente regionale dell'associazione, Alberto Bertolotti, "questi fenomeni impattano pesantemente sul sistema economico-sociale determinando la chiusura di imprese oneste e la perdita di posti di lavoro. Sono pratiche che colpiscono la tutela dei consumatori, la salute e la sicurezza pubblica, causando un danno d'immagine all'intero Paese".
   

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