Sardegna

Stagione Cedac in 21 centri dell'isola

Al via il 30/11 con il Faust dell'Opera di Pechino al Massimo

Redazione Ansa

Sarà il Faust con gli attori dell'Opera di Pechino e recitato in Mandarino con sottotitoli in italiano al Teatro Massimo di Cagliari, l'ouverture della stagione 2016-2017 del circuito multidisciplinare dello spettacolo in Sardegna, una produzione del Cedac in collaborazione con la Regione (che nel triennio ha stanziato 1,7 milioni), i 21 Comuni coinvolti e la Fondazione di Sardegna.

Il progetto - 283 recite di cui 203 di prosa, 36 di danza e 44 di musica - alza il sipario il 30 novembre per chiudersi alla fine di aprile 2017, con un focus sull'arte e la cultura e in particolare sui linguaggi della scena con il teatro e la danza che si affiancano alla musica classica e contemporanea accanto alle variazioni in jazz, come strumenti di crescita a volano per lo sviluppo del territorio.

Tra i protagonisti della "Grande Prosa" Monica Guerritore, Giuliana De Sio - al suo debutto nell'isola - e Luca Zingaretti in "The pride"; Paolo Bonacelli e Milena Vukotic sono invece nel cast di "Amleto" accanto a Maddalena Crippa, mentre il pianista e compositore premio Oscar Nicola Piovani, insieme al giornalista sportivo Federico Buffa e Marco Berry, saranno in scena con "Mindshock".

Omaggio anche a Dario Fo con Mistero Buffo nella versione di Ugo Dighero. Riflettori puntati inoltre su Vauro e Barbara Alberti in "Quante Storie!" e su Nicoletta Braschi e Andrea Renzi nel beckettiano "Giorni Felici". Per la danza sul palco "Anna Karenina" del Balletto di Milano e il "Lago dei Cigni" del balletto nazionale dell'Opera Odessa. Gianluca Belfiori Doro e Franca Masu saranno tra i protagonisti del cartellone musicale.

"Si tratta di un cartellone importante per tutta la Sardegna - ha detto l'assessore regionale della Cultura, Claudia Firino - la presenza nel territorio non significa solo che c'è un ente solo che unilateralmente mette a frutto le risorse, ma serve il coinvolgimento da parte di tutti, delle compagnie culturali che mettono il rischio d'impresa e delle amministrazioni comunali.

Occorre creare le condizioni affinché possa essere un lavoro quotidiano e duraturo nel tempo e la Regione - ha concluso Firino - vuole essere terreno di confronto per lavorare sugli strumenti, non solo finanziari, per raggiungere l'obiettivo".

"Il nostro è uno sforzo immane perchè operiamo 285 giorni all'anno sul territorio - ha detto Antonio Cabiddu, del Cedac - il nostro fatturato si aggira sui 2,5 milioni di euro all'anno e il 40% è dato dal botteghino". 
   

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