Sardegna

Polizia, "situazione insostenibile"

Sap e Coisp denunciano carenza organici e emergenza migranti

Redazione Ansa

"La città sta mutando grazie a una fallimentare politica legata all'immigrazione. Non è possibile sentir dire da Prefetto e Questore che i reati sono addirittura in calo. Non lo meritano i cittadini e non lo meritano i poliziotti. Perché la verità è che anni di tagli hanno portato a una debilitazione dell'apparto sicurezza". Lo denunciano i segretari dei sindacati di Polizia Sap e Coisp, Luca Agati e Giuseppe Pilichi, durante il sit-in di protesta organizzato davanti alla Questura di Cagliari per denunciare la precaria situazione in cui gli agenti sono costretti a lavorare.

"Noi riteniamo che ci sia un problema sicurezza in città - sottolinea Agati - I reati sono in aumento ad opera di extracomunitari". Problemi anche per le attrezzature e gli uffici della polizia, definiti dai sindacati come "non idonei".

"L'ufficio immigrazione non può andare avanti in queste condizioni, c'è muffa sui muri - attacca Pilichi - i mezzi con cui lavoriamo sono fatiscenti come le attrezzature: quello che di nuovo arriva non riesce a sopperire alle carenze di materiale. Gli uomini non sono sufficienti, Cagliari è diventata una città che ha bisogno di più forze di polizia a causa di questo fenomeno migratorio che la impegna notevolmente".

I sindacati denunciano problemi anche nel posto di vigilanza all'interno dell'ex scuola di polizia penitenziaria a Monastir "luogo sporco e abbandonato", al Commissariato di Quartu, "struttura che dovrebbe essere chiusa subito con l'ufficio denunce ospitato in un corridoio", al Commissariato di Carbonia che "cade a pezzi". "Quanto dobbiamo tollerare ancora tutto questo?", si chiedono con una verve sempre più polemica.
   

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