Sardegna

Microrganismi contro l'inquinamento

Staff Università Cagliari in corsa per i "Green awards"

Redazione Ansa

Risanamento ambientale con microrganismi: batteri che possono portare via dai luoghi contaminati anche petrolio e scarti delle miniere. Ricercatori dell'Università di Cagliari all'avanguardia: i gruppi guidati da Elena Tamburini (docente di Microbiologia generale, dipartimento Scienze biomediche) e da Alessandra Carucci (pro rettore Internazionalizzazione, dipartimento Ingegneria civile, ambientale e architettura) sono stati inseriti nella best list in corsa per i "Sette Green Awards", riconoscimento dedicato ai centri nazionali di eccellenza impegnati nell'innovazione sostenibile.

Un altro progetto importante si chiama MapMed, finanziato con 2 milioni e 300 mila euro da Enpi-CbcMed. È seguito in tandem dagli staff Tamburini-Carucci, si occupa di gestione sostenibile dei porti turistici del Mediterraneo con riguardo agli inquinamenti da idrocarburi. Cagliari è ateneo capofila: gli altri partner sono l'Università di Firenze, la Regione Sardegna (Agenzia distretto idrografico), l'Hellenic center for marine research di Creta (Grecia), gli atenei di Alessandria (Egitto) e Tunisi (Tunisia).

C'è anche BioLanClean - finanziato dall'Università di Cagliari nell'ambito di InnovaRe - un altro progetto seguito dagli specialisti dell'ateneo del capoluogo apprezzato a livello internazionale. Finalizzato all'impiego di pura lana vergine di pecore sarde è teso allo sviluppo di prodotti in grado di assorbire e biodegradare gli idrocarburi in mare. Ha un budget di centomila euro e si attua in collaborazione con l'azeinda Edilana di Guspini.   

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