Sardegna

Aids: 20% studenti non usa profilattico

Studio, ragazzi indicano bacio o pasto condiviso come causa

Redazione Ansa

Il 20 per cento degli studenti delle scuole cagliaritane, soprattutto tra i 16 e i 18 anni, che hanno avuto rapporti sessuali dichiara di non usare il profilattico. Il 49,5% dice che sì, lo utilizza, ma solo saltuariamente. È quanto emerge da un'indagine condotta dalla Lila, Lega italiana lotta contro l'Aids, tra oltre duemila ragazzi di tredici scuole del capoluogo sull'Hiv e le infezioni sessualmente trasmissibili.

La maggior parte dei ragazzi sa che i rapporti a rischio sono quelli non protetti, ma c'è anche un 18,7% convinto che anche un bacio possa essere causa di contagio. E persino un 5% che pensa che basti un pasto condiviso. I risultati sono quelli raccolti nell'ultimo anno di attività della Lega negli istituti cagliaritani con informazioni, consigli e distribuzione di comdom (555) e femidom (193).

"C'è ancora molta ignoranza tra i ragazzi - ha spiegato la presidente della Lila Brunella Mocci - ma non è colpa loro: non si fa educazione sessuale. In qualche scuola non ci è stato consentito di esporre i preservativi nei banchetti". Gli ultimi dati ufficiali sulla diffusione dell'Hiv sono fermi a qualche anno fa: 147 nuove infezioni nel biennio 2012/2013 e 63 nuove diagnosi nel 2014. "Il problema - ha spiegato Mocci - è che la gente pensa che, siccome si parla sempre meno di Hiv, la patologia sia sparita. E invece non è così".

Anche Cagliari sarà sede, nei locali della Lila, dei "test rapidi" (e anonimi) per scoprire se si è positivi: la risposta sarà data nel giro di mezz'ora. Appuntamenti il 19 e 24 novembre. Un'azione importantissima- hanno spiegato gli esperti- perché sempre più spesso si scopre la malattia solo in fase avanzata. Volontari sardi sempre in azione: in dodici mesi al centralino della Lila sono arrivate 604 richieste di aiuto o di consigli. E per i prossimi mesi sono in programma nuove iniziative. Ad esempio la marcia dell'1 dicembre nel centro storico.
   

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