Sardegna

Omicidio a Lula: autopsia, giustiziato con due fucilate al volto

Funerale laico a Lula

Redazione Ansa

Un funerale laico per Giovanni Calia, l'allevatore pregiudicato di Lula di 63 anni, ucciso domenica mattina a fucilate nel suo podere alle porte del paese. Per espressa volontà dell'uomo, che non era credente, non c'è stata alcuna omelia funebre. La salma è stata accompagnata da parenti e amici, dalla sua casa direttamente in cimitero.

Il corpo era stato restituito ai familiari dopo l'autopsia eseguita dall'anatomopatologo Vindice Mingioni nell'ospedale San Francesco di Nuoro. L'esame ha ricostruito la dinamica del delitto: ad uccidere Calia sono state due fucilate a pallettoni alla testa, l'ultima a bruciapelo, quando ormai era giàè morto, che gli ha sfigurato il viso. Le indagini dei carabinieri della Compagnia di Bitti e del reparto operativo del comando provinciale di Nuoro - coordinate dal sostituto procuratore Manuela Porcu - proseguono a ritmo serrato. Sotto interrogatori parenti, amici e vicini di pascolo della vittima, che ha un lungo curriculum criminale alle spalle per sequestro di persona, reato per il quale aveva scontato in carcere 18 anni.

A restituire la verità su cosa sia successo all'alba di domenica, quando i sicari sono entrati in azione in località Suadu nel podere dell'allevatore, potrebbero essere le telecamere del sistema di sorveglianza di un distributore di benzina, che si trova a poca distanza dall'azienda di Calia. Il delitto sembra aver origine proprio dal suo passato, perché la vita recente a Lula - dove l'uomo era rientrato nel 2011 dopo aver scontato la pena - viene descritta da tutti come una vita tranquilla, tutta casa famiglia e bar del paese.

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