Sardegna

Migranti:Monastir, no centro accoglienza

Protesta in paese cagliaritano per uso ex scuola Penitenziaria

Redazione Ansa

Manifestazione di protesta questa mattina a Monastir (Cagliari) contro la trasformazione dell'ex scuola di Polizia penitenziaria in centro di accoglienza per migranti (Cpsa). Dopo l'assemblea cittadina di ieri, questa mattina la sindaca di Monastir, Luisa Murru, gli appartenenti al Comitato contro l'apertura del Cpsa e numerosi residenti, circa 150 persone, si sono presentate davanti ai cancelli dell'ex scuola di Polizia penitenziaria per manifestare il loro dissenso.

All'interno erano in corso alcuni lavori e due autospurgatori sono uscite dall'area dell'ex scuola mentre era in corso la manifestazione. Quando i due mezzi hanno cercato di fare rientro per continuare i lavori sono stati bloccati dai cittadini per una ventina di minuti. Poi i lavori sono proseguiti regolarmente.

"Noi continueremo la nostra protesta - ha sottolineato la portavoce del Comitato contro il centro di accoglienza a Monastir, Alessandra Sedda - ma ci stanno lasciando soli. Non sappiamo quante persone devono venire e nemmeno quando li porteranno. Faremo il possibile per proseguire la protesta unendoci anche con gli altri comitati che sono sorti a Pula, Siliqua e Mandas". I cittadini hanno raccolto anche l'appoggio di Noi con Salvini Sardegna: "È importante difendere le comunità locali dalle distruttive politiche dell'accoglienza imporre dall'alto, senza alcun coinvolgimento di cittadini e amministrazioni locali".

PREFETTURA, COMUNE INFORMATO SU CENTRO - "Per l'impiego del compendio della ex Scuola di Polizia penitenziaria di Monastir, si tiene a precisare che fin dall'avvio del mandato elettorale del sindaco in carica l'amministrazione comunale di Monastir è stata periodicamente interessata sull'evoluzione e sugli sviluppi delle procedure destinate ad acquisire la Scuola per destinarla a Centro governativo di prima accoglienza per richiedenti asilo". Lo ha precisato la prefettura di Cagliari rispondendo così alla presa di posizione della prima cittadina e dei residenti che oggi hanno manifestato davanti alla struttura.

"Del programma di acquisizione del compendio - sottolinea la prefettura - unico reperito su tutto il territorio, si è discusso unitamente al sindaco, all'Anci e alla Regione in numerosi incontri. La decisione di impiegare la Scuola è stata quindi lungamente ponderata e vagliata sino a giungere alla determinazione, assunta solo alla fine dell'estate di procedere alla ristrutturazione del compendio per adibirlo a valida struttura polifunzionale in modo da superare alcune criticità".

Quindi la prefettura aggiunge: "il recente ulteriore incremento dei flussi migratori forse renderà necessario attivare con una prima limitata ri-funzionalizzazione la struttura per destinarla all'accoglienza di poche decine di migranti nei casi di saturazione dei centri straordinari aperti sul territorio o di sbarchi diretti, in attesa che la stessa venga completamente ristrutturata".

SPANO, SOCCORSO FUNZIONA MA VANNO RISPETTATE QUOTE - i volontari del Sistema regionale di Protezione civile stanno concludendo le operazioni di smontaggio delle attrezzature utilizzate al terminal crociere di Cagliari per l'assistenza allo sbarco dei 1.258 migranti di due giorni fa. Il 'Sistema' si è attivato alle 4 del mattino di giovedì e ha impegnato, ogni giorno, 60 volontari delle varie Associazioni. "Ringrazio tutta la macchina dei soccorsi, e particolarmente i volontari della Protezione civile, per la prova di efficienza dimostrata nonostante le poche ore di preavviso", ha detto l'assessore regionale della Difesa dell'Ambiente, Donatella Spano, che aggiunge: "Anche stavolta abbiamo fatto la nostra parte per contribuire al salvataggio delle vite umane e ne siamo orgogliosi perché crediamo nella cultura dell'accoglienza, un grande valore di cittadinanza e solidarietà. Allo stesso tempo stiamo affrontando e risolvendo problematiche organizzative molto grosse per un'isola e stiamo assistendo allo sforzo delle nostre comunità".

L'assessore, con delega alla Protezione civile ha anche precisato: "Il Sistema regionale ha risposto nuovamente al meglio con puntuale professionalità. Ma, come scrive il presidente della Regione Francesco Pigliaru nella lettera al ministro Alfano, deve essere rispettata l'equa ripartizione delle quote fra le Regioni".

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