Sardegna

A Distretto spazio i brevetti "Cosmic"

Tecnologie Università Cagliari per sopravvivenza su Marte

Redazione Ansa

Un piede su Marte, almeno per quanto riguarda la ricerca: il Distretto AeroSpaziale della Sardegna  (Dass)ha acquistato i diritti sui brevetti generati dal progetto Cosmic che appartenevano all'Università di Cagliari. Ora che il vettore per raggiungere Marte, il Mars Vehicle, è in fase di progettazione come rappresentato dallo stesso Musk all'International Astronautical Congress tenutosi a Guadalajara in Messico, occorrerà pensare a come sopravvivere sul pianeta rosso.

Potranno essere d'aiuto le tecnologie brevettate da ricercatori dell'Università di Cagliari, del Consiglio Nazionale delle Ricerche e del Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna coordinati da Giacomo Cao. Aspetto importante da rilevare è che la quota dei diritti sui due brevetti di proprietà dell'Università di Cagliari, pari rispettivamente al 50 e al 30%, è transitata nei giorni scorsi, per il tramite degli inventori dipendenti dell'Ateneo, dalla stessa Università al Dass.

Il Dass, società consortile a responsabilità limitata costituita nell'ottobre di tre anni fa, è partecipata al momento da sei soci pubblici e 19 privati tra i quali si annoverano Avio SpA, il Centro Italiano Ricerche Aerospaziali e Vitrociset SpA. Tra le attività è da menzionare lo sviluppo di nuove tecnologie per l'esplorazione robotica e umana di Luna, Marte e Asteroidi, incluse le implicazioni biologiche e mediche e le sperimentazioni su volo parabolico e stazione spaziale orbitante, che, in sinergia con gli altri attori italiani del settore, può portare il Paese a giocare un ruolo rilevante nell'esplorazione dello spazio profondo.

"La creazione di una task force nazionale per l'esplorazione dello spazio finanziata dall'Agenzia Spaziale Italiana e/o dal Centro Italiano Ricerche Aerospaziali ovvero dal Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio", ha detto il presidente Cao "che metta a sistema tutte le competenze presenti nel Paese, non è più procrastinabile se si vuole contribuire nello scenario internazionale in un settore così strategico per il futuro dell'umanità".

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